Continua l’attività di contrasto alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte degli agenti della polizia di Stato a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli dove si registra una forte presenza di organizzazioni camorristiche e il business della droga è una delle attività illecite più in voga per rifocillare le casse dei clan.
Durante il pomeriggio di lunedì 15 giugno, gli agenti del locale commissariato, nel corso delle consuete attività di monitoraggio del territorio hanno effettuato un controllo in uno stabile di via Vicinale Pepe ed hanno rinvenuto, una pistola semiautomatica completa di 5 cartucce, una pistola con 7 cartucce priva di matricola e 44 cartucce calibro 45. Le armi e le munizioni, erano occultati nel vano di un ascensore, erano nascoste in una zona del quartiere notoriamente di competenza del clan De Micco, la cosca dei tatuati sgominata in seguito al maxi-blitz che nel novembre del 2017 ha tradotto in arresto le figure-simbolo del clan, decretando, di fatto, la fine di un’era camorristica che aveva visto proprio i “Bodo” – questo il soprannome dei De Micco- detenere il controllo delle attività illecite del quartiere, imponendo la propria forza egemone agli altri clan, in primis, agli acerrimi rivali del clan D’Amico, al culmine di una sanguinaria faida che non ha risparmiato morti su entrambi i fronti coinvolti.
Allo stato attuale, a tenere in piedi l’onore e gli affari del clan De Micco – principalmente riconducibili alle attività di spaccio di droga – sono i Cerrato-De Martino, fedelissimi dei “Bodo”.
Poche ore dopo, gli agenti della polizia di Stato, in via Botteghelle, poco distante dalla zona in cui erano state rinvenute le armi, hanno fermato due persone a bordo di un’auto in possesso di 13 grammi di cocaina.
Si tratta di F.D. e M.G., entrambi napoletani, rispettivamente di 52 e 29 anni con precedenti di polizia. I due sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.