Non si placano le polemiche relative alla “scarcerazioni eccellenti degli ultimi mesi.
A gettare benzina sul fuoco, le recenti dichiarazioni di Giulio Romano,Romano, ex direttore generale detenuti e trattamento del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che in Commissione Antimafia, parlando della scarcerazione di Pasquale Zagaria, fratello del boss dei casalesi Michele Zagaria, ha dichiarato che “c’è stato un grave errore del mio ufficio”, riconducibile ad un indirizzo di posta elettronica sbagliato e alla conseguente mancata ricezione di una mail da parte di un funzionario del tribunale di Sassari.
Romano ha parlato di “un errore-svista nell’ufficio sanitario già sovraccarico di lavoro”, per l’emergenza Covid-19, spiegando inoltre come il sistema in uso al Dipartimento di giustizia non permetta di sapere se l’invio di una mail a un indirizzo di posta elettronica diverso da una pec sia andato a buon fine.
Così, “nessuno si era reso conto in precedenza e il problema ancora oggi è irrisolto“. Romano avrebbe poi ammesso che: “Nel procedimento di citazione del Tribunale di sorveglianza di Sassari c’era la dipendente addetta alla ricezione di quel tipo di atto“, ma un errore avrebbe impedito a quella mail di arrivare.
Al termine dell’audizione di Romano, il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, si è detto esterrefatto e ha invitato l’ex direttore a ritornare in commissione convocandolo per la giornata di mercoledì, per proseguire l’audizione.