Nel corso dell’ultima conferenza stampa, il Premier Conte ha presentato il Family Act, il pacchetto di misure a sostegno delle famiglie redatto dalla ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti.
Tra le misure l‘assegno universale, il congedo parentale, gli incentivi al lavoro femminile o allo smart working, ma anche misure di sostegno per l’affitto.
Cos’è il family Act?
Un disegno di legge che prevede “deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e introduzione di misure a sostegno della famiglia”.
Quando sarà in vigore il family act e come si potrà richiederlo?
Trattandosi di un disegno di legge, necessiterà dell’iter parlamentare per la sua approvazione e successiva entrata in vigore, così come dai decreti previsti per l’attuazione delle specifiche misure.
Una delle misure più importante è sicuramente l’assegno universale, un assegno unico il cui importo dipende dal numero dei figli facenti parte del nucleo familiare. Il family act prevede infatti che l’assegno universale sia corrisposto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 18esimo anno di età. Non esistono limiti di età per un figlio o una figlia disabile. Si tratterà di una somma di denaro o un credito d’imposta in compensazione, il cui importo per i figli dipenderà anche dall’Isee. Nel caso di figli sucessivi al primo ci sarà una maggiorazione del 20%, così come nel caso di figli disabili.
Il family act prevede anche un riordino delle misure del congedo parentale con, in particolare:
- introduzione di un periodo minimo di due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro per ciascun figlio
- congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio, indipendentemente dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore
- modalità flessibili nella gestione dei congedi, compatibili con le esigenze del datore di lavoro
- cinque ore in un anno scolastico di permesso retribuito per i colloqui con i professori.
Sono introdotti nel family act anche importanti incentivi al lavoro femminile, tra questi il più importante è sicuramente quello che prevede “un’indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio”. Prevista anche nel family act la deducibilità delle spese per le baby sitter che terrà conto dell’Isee; una modulazione graduale della retribuzione del lavoratore, nei giorni di astensione per malattia del figlio. Il family act prevede inoltre che una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per l’avvio delle nuove imprese start up femminili e l’accompagnamento per i primi due anni.
Il testo del family act prevede inoltre che ci siano incentivi per i datori di lavoro che stabiliscono modalità di smart working e che ai genitori di figli con età inferiore a 14 anni sia riconosciuto il lavoro flessibile.
Il testo prevede un sostegno alle famiglie con detrazioni fiscali delle spese sostenute per gli affitti di abitazioni per figli studenti univesitari. Non solo, alle giovani coppie di età non superiore ai 35 anni sono riconosciute agevolazioni fiscali per l’affitto della prima casa.