Nel corso della consueta conferenza stampa del venerdì il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha ufficializzato un’indiscrezione che aleggiava da qualche giorno: dal 22 giugno l’uso delle mascherine all’aperto diventerà facoltativo. Resta, invece, obbligatoria nei luoghi chiusi, privi di aerazione e dove ci sono assembramenti.
“Sia chiaro, è sempre bene indossarla, – ha specificato De Luca – è un motivo di ragionevole prudenza, e va sempre portata dietro nel caso all’esterno si creino situazioni di assembramento”.
Il governatore campano ha annunciato che è in fase di preparazione un’altra ordinanza che consentirà l‘apertura delle sale bingo, delle sale scommesse e anche delle discoteche ma, per queste ultime, solo per le attività di ristorazione, intrattenimento e bar, ma non per le attività di ballo. Novità anche per le attività di spettacolo all’aperto anche con più di mille spettatori e anche per le presenze nei locali chiusi in merito ai quali «avremo una graduazione».
«La norma nazionale prevede solo 200 spettatori, per noi è una cosa irrazionale – spiega – l’ordinanza che sta preparando la task force avrà una articolazione del numero di presenze da consentire per gli spettacoli». Ed ancora, «a luglio possono partire i congressi ma siccome vanno preparati, dico agli organizzatori che possono prepararsi a celebrare i congressi in condizione di sicurezza non dal 14 luglio come prevede il governo ma dal 1 luglio». Consentire, ribadisce De Luca, anche le attività del Fai.
«Oggi la Campania ha l’indice di contagiosità che è il più basso di Italia, abbiamo l’indice di mortalità più basso d’Italia. La situazione è sotto controllo e ci consente di fare delle aperture anche molto ampie. Ci stiamo preparando ad una campagna di vaccinazione di massa.
D e Luca ha poi definito una «vergogna istituzionale» il fatto che non si sia ancora decisa la data per le elezioni regionali e per quelle comunali. «Hanno paura di andare a votare» – ha affermato – È uno scandalo, non ci sono parole sul livello di irresponsabilità e cialtroneria del mondo politico. Si aprono le palestre, i campi di calcio, i mercati, le discoteche ma l’unica cosa che si potrebbe fare in piena tranquillità, e cioè l’esercizio del voto, non lo consentono. Le forze politiche hanno paura e il governo non dice nulla. M5S vuole menarla per le lunghe, la Lega, e Fdi sono contrari e così andremo a votare a settembre. Hanno deciso di calpestare il mondo della scuola, si apre e poi si richiude per le elezioni le forze politiche se ne infischiano del mondo della scuola».