Seppure la determinazione del calendario scolastico spetti alle regioni, quest’anno la ministra Lucia Azzolina aveva proposto di riprendere le attività già dal primo settembre con lezioni di recupero per sopperire ai danni arrecati dai mesi di assenza forzata lontano dai banchi, per effetto dell’emergenza coronavirus. Seppure i docenti italiani, di ogni ordine e grado, abbiano fatto del loro meglio, servendosi delle lezioni a distanza, pur di alleviare i danni arrecati dal covid-19 anche sotto quest’aspetto, l’auspicio è quello di tornare presto a fare lezione in aula.
La proposta della ministra Azzolina di aprire le scuole il 1° settembre ha prontamente incassato il no delle regioni, che vorrebbero mantenere le date già previste.
Il ritorno tra i banchi, in genere, avviene tra il 10 e il 15 di settembre. Tra le ragioni addotte dagli assessori regionali, nell’incontro con la ministra, c’era anche quella di non deprimere ulteriormente il turismo riducendo la stagione: se i nove milioni di studenti e le loro famiglie avessero dovuto tornare entro il 31 agosto si sarebbero persi quindici giorni di vacanze, per giunta a fine stagione quando magari le condizioni di sicurezza avrebbero permesso di muoversi un po’ di più.
La decisione è stata rinviata e al ministero si pensa che le prime due o addirittura tre settimane di settembre potrebbero essere dedicate dalle singole scuole alle attività per gli studenti che sono stati promossi con il debito o con carenze in alcune materie, ma le lezioni vere e proprie dovrebbero poter cominciare intorno al quindici di settembre o addirittura la settimana dopo.
Il destino degli studenti italiani è infatti legato a filo doppio a quello delle elezioni amministrative e forse del referendum. Se le elezioni amministrative si svolgeranno il prossimo 20 settembre è molto probabile che le scuole riaprano per gli studenti non prima del 23. Con le regole di distanziamento e pulizia previste come prevenzione a causa del virus, è possibile che le scuole debbano chiudere non il venerdì pomeriggio come succede ora e riaprire il martedì successivo, ma che addirittura le lezioni debbano cessare il mercoledì o giovedì prima del voto per riprendere non prima di mercoledì. Col paradosso di riaprire le scuole dopo sei mesi il 15 settembre per richiuderle tre giorni dopo.