Nelle ore in cui si celebra la giornata mondiale dell’ambiente un episodio raccapricciante ha sconvolto l’intero pianeta: un’elefantessa incinta uccisa con un ananas riempito di petardi.
Un uomo è stato arrestato, ritenuto tra i possibili responsabili. È accaduto in India e la notizia è subito diventata virale sui social, mentre proseguono le indagini sull’uccisione del pachiderma, morto per le ferite riportate alla bocca che le hanno impedito di mangiare per molti giorni.
La tragedia dell’elefantessa morta tra atroci sofferenze dopo aver raccolto un ananas imbottito di petardi esploso nella sua bocca, ha fatto il giro del web. Oggi il ministro indiano K Raju ha detto che per questo orrendo crimine è stato arrestato un uomo nello stato del Kerala. “Ci sono più persone coinvolte. Le indagini continuano” ha spiegato il ministro ai giornalisti. “Il dipartimento forestale ha nominato tre squadre per le indagini. Anche la polizia sta indagando su quanto è successo. Saranno prese misure rigorose affinché un incidente simile non si ripeta“, ha affermato il rappresentante del governo.
L’elefantessa avrebbe partorito tra 18-20 mesi, secondo l’autopsia effettuata le sofferenze sono state atroci, l’animale non ha potuto mangiare per vari giorni, e per cercare sollievo dalle ferite ha raggiunto il fiume Velliyar. Inutili sono stati i tentativi delle guardie forestali di farla uscire dall’acqua: gli ufficiali si sono serviti anche di due elefanti in cattività. Purtroppo non è servito a nulla, l’elefantessa è morta in piedi nel fiume, a causa dell’infiltrazione di acqua nei polmoni, che le hanno causato un arresto respiratorio. Le immagini girate su alcuni siti erano talmente raccapriccianti che molti artisti hanno scelto di non condividerle, ma di realizzare dei disegni e delle illustrazioni.
“Non ci sono ancora prove del fatto che qualcuno abbia dato deliberatamente l’ananas esplosivo imbottito di petardi all’elefantessa, ma stiamo indagando“, ha detto ancora il ministro che ha raccontato ai giornalisti che gli esplosivi mescolati con alcune sostanze commestibili vengono spesso usati dagli abitanti della zona per proteggere le loro colture da cinghiali e altri animali.