Ha destato molto scalpore il servizio di Panorama che rivela i compensi di virologi ed epidemiologi per le loro ospitate in tv, autentiche star del piccolo schermo nel corso dell’emergenza coronavirus.
Il settimanale ha contattato gli agenti dei due medici e, fingendosi una società privata interessata a un loro intervento televisivo, ha chiesto a quanto ammontasse il cachet e così ha rivelato il compenso di Roberto Burioni, ormai famosissimo. L’agente di Burioni – ospite fisso da diverse settimane del programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa?” – ha spiegato che le richieste del professore variano da caso a caso, in base ai budget a disposizione della trasmissione, precisando che talvolta potrebbe chiedere un cachet più elevato perchè “talmente impegnato che il compenso economico può essere una ragione per fare le cose”.
In Rai, oltre al compenso generico basato sul tipo di intervento richiesto, per la sua presenza a “Che Tempo Che Fa” Burioni incassa anche un gettone di presenza, erogato da Officina, la società di produzione del programma, di cui Fazio è socio insieme a Magnolia.
Per cui, il giornalista non è riuscito a scoprire quanto guadagni Burioni per le sue ospitate televisive. Resta però in piedi la questione legata ad un potenziale conflitto di interessi. Come ha sollevato il Codacons, Burioni infatti ha creato la Pomona ricerca Srl, che nella sua attività di ricerca intrattiene rapporti di lavoro con grandi multinazionali di farmaci e vaccini. Secondo Codacons, la sua presenza fissa su Rai 2 sarebbe di fatto una pubblicità a vantaggio dei brevetti depositati dallo stesso Burioni.
Diverso il discorso per l’altro voto noto della tv ai tempi del Coronavirus, Ilaria Capua, ospite frequente di La7. “Per un contributo di 10 minuti su Skype – ha dichiarato l’agente della nota virologa, che dirige l’One Health Center of Excellence all’Università della Florida – o dallo studio televisivo dell’università siamo attorno ai 2mila euro più Iva”.
L’ agente ha inoltre spiegato che il compenso di Capua non va a minutaggio, “ma se si chiede una presenza di 10 minuti non può essere di un’ora, altrimenti la fee sale”.