Domani alle 19 settimo appuntamento di Sabato con Viviani, il programma della Scabec e di Fondazione Campania dei Festival e Le Nuvole, a cura di Giulio Baffi con la collaborazione di Antonia Lezza e Pasquale Scialò, nell’ambito del più ampio progetto Cantieri Viviani.
Per l’appuntamento del 16 maggio Giulio Baffi ricorda gli storici allestimenti di “Napoli chi resta e chi parte” e mostra le immagini dello spettacolo che ebbe per protagonista Sal Da Vinci e che andò in scena nel 2010 NAPOLI CHI RESTA E CHI PARTE è stato uno spettacolo musicale di Giuseppe Patroni Griffi basato su due atti unici di Raffaele Viviani, (“Caffè di notte e giorno” e “Scalo Marittimo”) creato per il festival dei Due Mondi e rappresentato per la prima volta nel 1975 a Spoleto. Un anno dopo Lello Scarano ne divenne il produttore, creando uno spettacolo di prestigio internazionale con un cast di 16 attori, l’orchestra e con le scene di Ferdinando Scarfiotti. I costumi furono firmati dal Premio Oscar Gabriella Pescucci, le musiche originali di Viviani furono orchestrate da Fiorenzo Carpi. A distanza di 35 anni anni, Francesca Scarano, in omaggio al padre Lello e a Patroni Griffi, lo rimise in scena, affidando la regia e la direzione del progetto ad Armando Pugliese con interprete Sal Da Vinci, che si cimentò per la prima volta in un testo di Raffaele Viviani, affiancato da un cast di bravissimi attori e cantanti tra i quali Tonino Taiuti, Gaetano Amato,Lalla Esposito, Patrizia Spinosi, Ciro Capano, Mario Aterrano.Una puntata speciale anche per l’intervento della professoressa Antonia Lezza che ricorda la commedia “Napoli in frac”, un testo di Viviani del 1926 e Pasquale Scialò che parla delle “voci” dei venditori ambulanti napoletani e porta alla ribalta Lello Giulivo interprete di “‘E vvoce ‘e Napule”.