Ennesimo raid ai danni di una struttura ospedaliera da parte dei parenti di una persona attinta da colpi d’arma da fuoco nel napoletano.
Teatro dell’incresciosa vicenda il covid Hospital di Boscotrecase, dove nel pomeriggio di ieri, mercoledì 6 maggio, è stato trasport. Pretendevano che il loro congiunto, un 50enne vicino al clan Gionta, ferito in un agguato di camorra avvenuto a Torre Annunziata, venisse curato all’ospedale di Boscotrecase, trasformato in presidio Covid. Per questo motivo al diniego dei sanitari presenti nella struttura, i familiari di Giuseppe Carpentieri, 50 anni, genero del boss ergastolano Valentino Gionta hanno reagito minacciando il personale in servizio, per poi sfogare la loro rabbia contro le porte trovate chiuse prendendole a calci e pugni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a riportare la calma prima di scortare l’ambulanza che ha portato il ferito all’ospedale Maresca di Torre del Greco dove il ferito è stato sottoposto sottoposto ad intervento chirurgico e poi trasferito al Cardarelli di Napoli.
Porte danneggiate e vetri infranti all’ospedale covid di Boscotrecase. Si indaga per risalire agli autori dei danneggiamenti e delle minacce.