Una notizia che ha commosso tantissimi napoletani: è morto Mimmo Sepe, icona del cabaret napoletano.
L’attore si è spento all’età di 65 anni, al culmine di una malattia. A dare il triste annuncio l’amico Corrado Taranto, suo compagno di scena negli anni ’80 e ’90.
Sepe aveva lavorato con i più grandi della tradizione napoletana e nel 1995 aveva fondato una sua compagnia teatrale. Era noto al grande pubblico per le sue apparizioni tv al “Seven Show” e per i ruoli in diversi film, come “No grazie, il caffè mi rende nervoso” e “Natale col boss”.
Classe 1955, Domenico Sepe, in arte Mimmo, inizia la sua carriera teatrale nel 1973, all’età di 18 anni. Entra a far parte della compagnia del Teatro Diana nel 1979 esordendo in una serie di commedie di tradizione, tra cui quelle di Eduardo Scarpetta. Inizia così una lunga avventura, scritturato dalla Compagnia Stabile del Teatro Sannazzaro, accanto a Nino Taranto, Carlo Taranto, Luisa Conte e Pietro De Vico. Successivamente entra a far parte della compagnia di Luigi De Filippo. Con Corrado Taranto, nipote di Nino, il sodalizio parte nel 1987. Nel 1988 la coppia vince la IV edizione del Festival Nazionale del Cabaret di Loano.
Nel 1983 il debutto al cinema con “No grazie, il caffè mi rende nervoso” di Lello Arena. Sul grande schermo recita anche in “Sotto il vestito niente” di Carlo Vanzina, “Rosa Funzeca” di Aurelio Grimaldi, “Il ritorno del Monnezza” di Carlo Vanzina e “Natale col Boss” di Volfango De Biasi. Approda in tv nel 1988 in “Via Teulada 66” (1988), per poi partecipare a “Quelli che il calcio” (1994). Ma è con “Seven Show” che incontrerà una discreta notorietà a livello nazionale.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha espresso “profondo cordoglio” per la scomparsa dell’attore definendolo “apprezzato artista teatrale e sorridente volto televisivo. Ai suoi cari – ha aggiunto – e a chi lo ha seguito nel suo percorso artistico giunga il cordoglio della città”.