Il primo maggio è la data in cui si celebra la Festa del lavoro, non solo in Italia, ma anche in molte altre nazioni. La scelta della data, come spesso accade con le ricorrenze, è legata a un evento storico di più di un secolo fa e alle prime leggi sulla durata massima della giornata lavorativa.
Perchè questa ricorrenza è stata associata a questa data?
Nel 1886 a Chicago dei lavoratori erano in sciopero da giorni e manifestavano per il mancato rispetto della legge che introduceva il tetto delle otto ore lavorative al giorno. Durante le manifestazioni la polizia sparò sulla folla, uccidendo due persone. Seguirono altre proteste che furono a loro volta represse con la forza dalla polizia e che culminarono nella manifestazione di Haymarket, la piazza del mercato delle macchine agricole, durante la quale morirono altre persone – sia manifestanti che agenti – a causa di un attentato esplosivo.
Gli organizzatori della manifestazione del primo maggio furono arrestati e processati. In sette furono condannati a morte, con prove molto traballanti o inesistenti, ma due condanne furono trasformate in ergastoli dal governatore dell’Illinois. Un condannato a morte si uccise in prigione il giorno prima dell’esecuzione. Altri quattro furono uccisi, e secondo le cronache dell’epoca cantarono la Marsigliese prima di morire. Nel 1890 la Seconda internazionale socialista decise di promuovere in tutto il mondo la festa dei lavoratori il primo maggio.
In Italia, la Festa del lavoro è stata istituita dal primo maggio del 1891; fu soppressa dal fascismo, e poi ripristinata nel 1945. Il primo maggio del 1947 duemila persone – soprattutto contadini – manifestarono contro il latifondismo a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo. Un attacco armato deciso dalla mafia, con la complicità di chi era interessato a reprimere i tentativi di rivolta dei contadini, portò alla morte di undici persone e al ferimento di altre ventisette.
Il bandito Salvatore Giuliano fu identificato come il capo degli autori della strage, ma nel tempo furono fatte diverse ipotesi su chi potesse averlo sostenuto e aiutato. Le persone uccise a Portella della Ginestra si chiamavano Margherita Clesceri, Giorgio Cusenza, Giovanni Megna, Francesco Vicari, Vito Allotta, Serafino Lascari, Filippo Di Salvo, Giuseppe Di Maggio, Castrense Intravaia, Giovanni Grifò, Vincenza La Fata. Tre di loro avevano meno di 13 anni.
In Italia, la ricorrenza viene puntualmente festeggiata anche con il “concertone del 1 maggio” organizzato congiuntamente dai sindacati CGIL, CISL e UIL a Roma. Quella targata 2020 sarà la ventinovesima edizione del concerto, che a causa delle restrizioni per il coronavirus non si svolgerà. come di consueto, in piazza a Roma, per la prima volta, verrà trasmesso in televisione e alla radio.