Un perenne alone di polemiche aleggia intorno alle vicende che accompagnano la vita privata del cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, boss degli scissionisti di Scampia, ucciso in un agguato a Terracina nell’agosto del 2012.
Dal passato del cantante emerge una foto che risale a più di 10 anni fa e che racconta di due vite, immortalate insieme, per un attimo. Due ragazzi, entrambi inconsapevoli del futuro che stava per delinearsi lungo i rispettivi cammini, entrambi completamente cambiati, non solo sotto l’aspetto estetico, rispetto ad oggi.
Look stravagante,occhiali appariscenti e una pettinatura ben diversa rispetto alla folta chioma esibita oggi, ma perfettamente in linea con i look in voga tra i giovani napoletani all’epoca: si presentava così Tony Colombo, all’inizio della sua carriera, quando era acclamato ed apprezzato come cantante e difficilmente avrebbe immaginato che le sue seconde nozze avrebbero animato i talk show televisivi per settimane, alimentando polemiche e dibattiti accesi.
Accanto a lui, un ragazzo robusto, con capelli rasai e dei baffi appena accennati, in maglione e camicia, il look da bravo ragazzo per antonomasia: è Michele Minichini, detto ‘o tigre, figura-simbolo del cartello criminale Minichini-Rinaldi-De Luca Bossa, attivo nella periferia orientale di Napoli e di recente condannato all’ergastolo per l’omicidio del boss dei Barbudos Raffaele Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna.
In quella foto, pubblicata su facebook il 17 dicembre del 2009 sul profilo del figlio del boss Ciro Minichini detto Cirillino, o’ tigre è irriconoscibile: più robusto, senza i vistosi tatuaggi – in primis, quelli tatuati sul capo: la tigre, il suo cognome e la granata – e sprovvisto della folta barba che ha sfoggiato costantemente negli ultimi anni, Michele Minichini sembra un ragazzone grande e grosso, ma innocuo. In effetti, in quegli anni, quello che oggi viene riconosciuto e condannato come una delle figure criminali di maggiore spessore della scena camorristica di Napoli est, era un quel sobrio maglioncino si cela la tempra di un killer cinico e spietato che ha disseminato terrore e morte lungo le strade di Napoli Est.
Tony Colombo, che nella foto esibisce una capigliatura e un outfit molto diversi rispetto a quelli che abitualmente sfoggia oggi, era un cantante conosciuto e seguito dai giovani amanti della musica neomelodica, ma non aveva ancora conquistato la popolarità attuale.
Tuttavia, la foto custodita nell’album dei ricordi di casa Minichini, immortala un incontro intimo e riservato, lontano dalle luci e dagli schiamazzi delle feste di piazza e dei concerti, ma avvenuto all’interno di un’abitazione.
Di lì a poco, entrambi i giovani ritratti nella foto andranno incontro all’apice delle loro carriere: Tony Colombo come cantante, Michele Minichini come camorrista.