Dopo i rumors e le notizie trapelate ufficiosamente che si susseguivano già da diversi giorni, durante la serata di domenica 26 aprile, il premier Giuseppe Conte ha rotto gli indugi illustrando come varieranno le disposizioni di sicurezza a partire dal prossimo 4 maggio.
“Inizia la fase due, la convivenza con il virus. Bisogna tenere la distanza sociale o la curva risale. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze“. Esordisce così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla fase due dell’emergenza Coronavirus. “Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”, ha aggiunto Conte.
Dal 4 maggio “consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza” in ogni caso – quindi anche spostandosi tra diverse regioni -, ma comunque non c’è ancora la possibilità di “trasferimento in altre regioni” per ragioni diverse, ha spiegato Conte. Saranno consentite anche le visite mirate ai parenti. “Consentiamo l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza“, ha aggiunto. Consentita l’attività d’asporto per bar e ristoranti. Dal 4 maggio riapre il comparto della manifattura. “La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”, ha precisato il presidente del Consiglio, per poi aggiungere: “Dal 18 maggio riaprirà il commercio al dettaglio”. Sempre il 18 maggio riapriranno musei, mostre e biblioteche e sarà consentito l’allenamento sportivo in gruppo per i professionisti. Dal primo giugno via libera a bar, ristoranti, parrucchieri e centri massaggio.
All’interno delle Regioni sarà possibile muoversi con le stesse misure attualmente in vigore, quindi rimane l’obbligo dell’autocertificazione. Resta anche il divieto di spostarsi tra Regioni, ad eccezione di spostamenti per esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute.
“Consentiamo dal 4 maggio una maggiore attività: bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione con asporto ma che nessuno pensi che ci possano essere assembramenti. Il cibo non si consumerà davanti al posto di ristoro”. “Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio – ha poi precisato il premier – ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”.
Per le scuole si riparte da settembre, ed è previsto un “piano di assunzione di 24mila precari”, ha annunciato il premier.
Sempre dal 4 maggio saranno consentite le cerimonie funebri, ma solo fino a un massimo di 15 persone e con le mascherine. Resta il divieto di celebrare messe aperte al pubblico.
Via l’Iva sulle mascherine: “Si riparte il 4 maggio, e i prezzi per le mascherine saranno calmierati”, ha spiegato Conte. “50 centesimi il prezzo delle mascherine chirurgiche“, ha aggiunto.
“Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro” per la “ripresa, per cambiare tutto ciò che non va”. Il Recovery Fund è un passo avanti, il traguardo è tradurre questo principio in termini di lavoro tecnico, offrendo subito questo strumento” ed “evitando che crei ulteriore debito per chi, come l’Italia ha un debito alto”. “Sono allo studio interventi” sulle imprese. “L’Italia non riparte se non ripartono le imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”.