La Fondazione Grimaldi ha avviato il finanziamento integrale di un progetto di upgrade tecnologico per l’Ospedale Cotugno, centro di eccellenza in Campania e tra i più accreditati in Italia per la cura del COVID-19. L’investimento è teso a dotare gli operatori sanitari dell’Ospedale Cotugno di tecnologie avanzate necessarie alla diagnosi e alla terapia precoce delle complicanze dei pazienti COVID-19 positivi.
Il progetto prevede, nel reparto di Radiologia dell’ospedale -diretto dal Dr. Michele Coppola- la realizzazione di una nuova sala di diagnostica con acquisto di una TAC di ultima generazione in configurazione dedicata agli ammalati di COVID-19. I lavori – terminati nel tempo record di 12 giorni– sono stati completati ieri.
Il sistema Revolution EVO di GE Healthcare acquistato è un tomografo TAC caratterizzato da grande velocità di acquisizione che permette una riduzione nei tempi d’esame e nell’uso di mezzo di contrasto, oltre ad un maggiore comfort del paziente e una riduzione della dose radiogena erogata al paziente di oltre il 60% rispetto alle TAC di precedente generazione. La configurazione del tomografo è stata appositamente studiata per far fronte all’attuale emergenza Covid-19.
Inoltre, per una maggiore sicurezza del personale ospedaliero, il macchinario è dotato di un sistema di posizionamento e centraggio automatico sul punto di scansione, con procedure che il medico radiologo può selezionare direttamente sul monitor. Grazie a sistemi di post-ricostruzione e refertazione avanzati il medico radiologo potrà refertare l’esame a distanza in modo da evitare il contatto diretto con il paziente. Inoltre grazie ai software operativi installati per la formazione e l’operatività da remoto i tecnici della casa produttrice potranno prendere possesso da remoto dell’apparecchiatura e aiutare a risolvere in tempo reale eventuali problemi applicativi che possono emergere durante il lavoro di reparto.
Per il reparto di Fisiologia Respiratoria -diretto dal Dr. G. Fiorentino- la Fondazione ha avviato per le sale di terapia sub-intensiva ed intensiva la sostituzione di tutti gli impianti elettrici, il rinnovo e la messa in rete dei sistemi di monitoraggio e la creazione di un controllo remoto delle postazioni dei pazienti atta ad aumentare l’efficacia di cura e ridurre il rischio contagi.
Il rinnovo dei sistemi di monitoraggio include anche la fornitura di 22 monitor CARE SCAPE B450 e due centrali CS della General Electric di tecnologia avanzata necessari per il monitoraggio ad altissima funzionalità dei parametri vitali del paziente, per le possibili aritmie e complicanze cardiovascolari che si accompagnano a repentini cambi clinici, per la gestione delle altre complicanze ed il pronto intervento.
Il progetto è stata concordato con la Direzione Generale dell’Ospedale Cotugno diretta dal Dr. Maurizio Di Mauro e con il Dr. A. Corcione Responsabile dei Servizi di Anestesia e Rianimazione degli Ospedali Riuniti dei Colli. Il coordinamento attivo dei dottori Vincenzo Argenzio e Raffaele Russo ha visto la creazione di una task-force costituita da medici, ingegneri, tecnici e aziende che in perfetta sintonia si sono adoperati per procedere in tempi rapidi ai lavori di adeguamento dei locali.
La scelta dei Coordinatori di chiedere alla Fondazione Grimaldi di finanziare quest’opera si inquadra in un più ampio progetto teso a dotare gli Operatori Sanitari dell’Ospedale Cotugno delle tecnologie più avanzate per inserirle in un sistema di diagnosi e terapia precoce delle complicanze del paziente COVID-19 positivo.
Riferisce il coordinatore del progetto, Dott. Vincenzo Argenzio: “Nella diagnosi attuale, confermata tramite tampone nasofaringeo di infezione da COVID-19, assume notevole importanza l’avere a disposizione strumenti idonei e congrui per effettuare indagini di II livello di imaging sia nel momento “diagnosi” che nel periodo di follow-up. Il problema dell’inattendibilità dei tamponi è stato sollevato da più parti. Studiosi e clinici in tutto il mondo stanno cercando di comprendere la dimensione del fenomeno.
La sensibilità del tampone è del 66 per cento, mentre la Tac toracica ha una sensibilità del 97 per cento circa. Una TAC di base senza mezzo di contrasto ed eseguita con tecnica tradizionale è in grado di cogliere i segni polmonari della malattia in fase precoce, di seguire questi pazienti nell’evolversi della malattia e nel suo aggravarsi a livello polmonare, ma è anche estremamente importante per intercettare i pazienti e riconoscerli nel tipo di infezione: la TAC infatti fornisce informazioni altamente specifiche per il coronavirus perché i segni presenti in TAC sono ben identificabili. La TAC dunque deve essere eseguita per i pazienti sintomatici in un ambiente protetto e dedicato per evitare il rischio di diffondere la patologia, dopo 24-36 ore dalla comparsa dei primi sintomi e in locali prossimi all’ingresso del Pronto soccorso, restando uno strumento complementare al tampone, altrettanto valido e altrettanto utile per intercettare i pazienti in fase iniziale.”
Un particolare ringraziamento va alle Aziende Boggia e Ranieri per i lavori nei locali della Radiologia e della Terapia Intensiva, che con i loro operai si sono resi disponibili a lavorare in ambienti a rischio contagio. Alla Direzione Generale e Sanitaria dell’Ospedale Cotugno per la collaborazione e il rilascio delle autorizzazioni necessarie in tempi brevissimi per i lavori strutturali. Al Dr. D’Iglio della General Electric per il reperimento per l’Ospedale Cotugno di Napoli di macchinari d’avanguardia in un momento di grande carenza di apparecchiature medicali.
Oltre al sostegno all’Ospedale Cotugno, la Fondazione Grimaldi ha acquistato per l’Ospedale Cardarelli n° 2 Ventilatori polmonari modello NV Graphnet Advance, che doteranno i posti letto del reparto di Terapia Intensiva Padiglione M dedicati a pazienti sospetti Covid affetti da patologie polmonari.
Con questi investimenti la Fondazione Grimaldi vuole esprimere una volta di più vicinanza e solidarietà con tutta la popolazione della Regione Campania, partendo dalle famiglie che versano in maggiore disagio, premiando la capacità operativa dei centri di eccellenza cittadini nella lotta alla pandemia e favorendo fattivamente le più efficaci cure del contagio.