Ritorna in auge la teoria che circolava con insistenza già durante le prime fasi di contagio, secondo la quale il coronavirus sarebbe nato in un laboratorio cinese a Wuhan e poi sfuggito al controllo, forse per un incidente, contagiando il resto del mondo.
Li’potesi, accantonata in un primo momento, è stata stata nuovamente rilanciata di recente dai media americani.
Seppure il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha ricordato che da un’indagine dell’Organizzazione mondiale della sanità non sono emerse prove che il coronavirus sia stato creato in laboratorio, la teoria continua a tenere banco.
Il virologo Anthony Fauci, capo della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, ha respinto la teoria della cospirazione secondo la quale il Covid-19 sarebbe stato creato in laboratorio cinese. “Un gruppo molto qualificato di virologi dell’evoluzione ha osservato le sequenze nei pipistrelli mentre si evolvono”, ha detto Fauci. “Le mutazioni compiute per arrivare al punto in cui siamo ora sono completamente coerenti con un salto di specie, dall’animale all’uomo”, ha aggiunto.
Inoltre, a marzo uno studio guidato da Kristian Andersen dello Scripps Research Institute in California, aveva negato che fosse “plausibile” un simile scenario legato a un laboratorio.
Le analisi dimostravano che il Covid-19 “non è un virus deliberatamente manipolato”, aveva affermato. Mentre continuano dubbi e interrogativi su origine e diffusione del coronavirus, l’intelligence americana si è messa a indagare per cercare di capire se qualcuno possa essere stato contagiato nello Wuhan Institute of Virology accidentalmente o per carenze nella gestione dei materiali e abbia poi trasmesso l’infezione ad altri.
Nel mirino degli esperti americani c’è il Wuhan Institute of Virology, sotto osservazione dagli scienziati statunitensi già nel 2018 per carenze nella sicurezza, secondo quanto riportato dal Washington Post. Lì da tempo si studiavano i coronavirus provenienti da pipistrelli e la loro potenziale trasmissione agli esseri umani. Al momento, hanno riferito fonti all’emittente Usa, gli analisti americani non sono in grado di confermare la teoria sull’origine del virus in laboratorio, ma stanno cercando di capire se qualcuno possa essere stato contagiato nella struttura accidentalmente o per carenze nella gestione dei materiali e abbia trasmesso l’infezione ad altri.