Una morte che sfata un falso mito: il covid-19 non uccide solo gli anziani. Victor Godinhoe aveva solo 14 anni, era sano ed era uno sportivo. Spetta a lui, un adolescente portoghese, un triste primato: è la più giovane vittima del coronavirus registrata finora in Europa. Il 14enne è deceduto alle prime ore dell’alba di domenica, 29 marzo, in un ospedale vicino Porto dove era stato ricoverato nelle scorse ore per i tipici sintomi da coronavirus.
Secondo quanto riportano i media locali, il minore non aveva patologie particolari problemi di salute, era in forma e ed era uno sportivo: Vicotr soffriva di psoriasi, un disturbo della pelle che a volte può influenzare il sistema immunitario. Il ragazzino era stato contagiato dal virus ed era risultato positivo al tampone nei giorni scorsi, ma le sue condizioni si sono aggravate nelle ultime ore.
Era stato ricoverato tra venerdì e sabato all’ospedale Hospital de São Sebastião, em Santa Maria da Feira di Lisbona dove era arrivato in già in gravi condizioni ma, nonostante le cure dei medici, la sua situazione clinica è precipitata in poche ore fino al decesso.
Tantissimi i messaggi di cordoglio alla notizia della morte del ragazzino che giocava anche in una squadra di calcio a 5. “Questa volta non sei riuscito a schivare questo avversario come hai fatto tante volte! Siamo a pezzi e senza parole! Riposa in pace campione!” è il messaggio pubblicato sui social dalla sua squadra.
Victor viveva con la sua famiglia a Ovar, municipio di circa 50mila abitanti nel distretto di Aveiro, uno degli epicentri del contagio da covid-19 in Portogallo. La città da più di una settimana infatti è in lockdown, sottoposta a isolamento sanitario perché individuata dal governo locale come focolaio da coronavirus. Ci sono controlli sia in entrata che in uscita dalla zona ed è stata disposta l’interruzione di tutte le attività economiche non essenziali, mentre all’interno è stato installato anche un ospedale da campo.