Cucinare un piatto di pasta è un’abitudine diffusa che svolgiamo con piacere.
Seppure si tratti di una delle più consuete azioni quotidiane, siamo davvero sicuri di svolgerla correttamente?
E’ essenziale, ad esempio, per una perfetta cottura che la pasta venga messa in pentola solo quando l’acqua sta già bollendo.
Anche il sale va aggiunto all’acqua solo dopo che inizia a bollire, proprio per non rallentare il processo di ebollizione.
Chiudere la pentola con il coperchio, inoltre, accelera il processo di ebollizione e quindi è consigliabile apporlo sulla pentola all’inizio della cottura, mentre una volta a bollore è utile toglierlo per poter girare più agevolmente la pasta.
E’ importante rispettare il tempo di cottura dei diversi tipi di pasta così da ottenere una consistenza ottimale. Alcuni chef consigliano di scolarla un paio di minuti prima per conservarla “al dente”. Tuttavia, dagli chef arriva un altro consiglio che molti ignorano: non lavare mai via l’amido dalla pasta scolata, perché altrimenti il condimento non prenderà bene e la pasta non sarà abbastanza gustosa.
Anche i dietologi e nutrizionisti ne riconoscono i molti benefici di cui non sempre siamo a conoscenza. Tra questi, elenchiamo alcuni dei motivi principali per i quai mangiare pasta fa bene, anche ogni giorno:
- è ricca di fibre alimentari dunque contribuisce alle regolari funzioni intestinali. Per ottenere maggiori benefici andrebbe consumata pasta integrale;
- accelera il metabolismo e non fa ingrassare contenendo circa 120 calorie ogni 100 grammi cotti. Ciò a cui si deve prestare attenzione per mantenere la linea è invece il condimento spesso troppo grasso o glicemico;
- contribuisce a stoccare i grassi, grazie ad un indice glicemico medio, per abbassare ulteriormente il quale si può fare ricorso a pasta a formato lungo (spaghetti, tagliatelle) e/o pasta integrale;
- aiuta a sentirsi sazi ed appagati. Niente senso di insoddisfazione dunque che può portare all’abitudine di mangiare fuori pasto;
- ha un impatto positivo sull’umore.
Ovviamente, i nutrizionisti consigliano di mantenere le giuste proporzioni tra i vari alimenti, la cosiddetta “piramide alimentare” ovvero consumare giornalmente il 45-65% di carboidrati, 10-30% di proteine, 20-35% di lipidi.
Abbondare con frutta e verdura (almeno 4-5 porzioni) e fare attività fisica, permette di poter godere di un bel piatto di pasta.
Dagli esperti arrivano anche altri preziosi consigli su come utilizzare l’acqua di cottura della pasta che, abitualmente, tendiamo a buttare via.
- Può essere utilizzata per amalgamare il condimento dando un aspetto più omogeneo e saporito alla salsa essendo ricca di amido;
- si può usare per ammorbidire i legumi così da poterli cuocere in minor tempo;
- Può servire per lavare i piatti grazie all’azione emolliente dell’amido e dell’acqua bollente soprattutto in caso di stoviglie utilizzate per alimenti molto grassi;
- si può usare per approntare un fantastico pediluvio in grado di dare sollievo. Sempre l’azione dell’amido rilasciato dalla pasta contribuirà infatti ad agire sui vostri piedi rendendoli lisci e morbidi, anche eventualmente unendoci qualche goccia del vostro olio essenziale preferito;
- infine, l’acqua della pasta può anche aiutarci a creare attività divertenti da fare con i bambini, come la pasta di sale, per la quale l’acqua di cottura è perfetta per dare al composto una consistenza adeguata.
Dunque la prossima volta che prepari un patto di pasta ricordati dell’importanza dell’acqua di cottura e non gettarla via ma riutilizzala!