Il giovane Francesco, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down, ha festeggiato in un modo davvero speciale la giornata Giornate Mondiale della sindrome di Down che si celebra il 21 marzo. Così come stanno facendo tutti gli italiani, costretti a restare a casa per fronteggiare l’emergenza coronavirus, e che puntualmente il sabato sera inondano i social con le foto delle pizza fatte in casa, anche il giovane Francesco ieri ha preparato una pizza molto speciale, pubblicando sui social il suo personalissimo tutorial con tanto di dedica ai ragazzi, come lui, affetti dalla sindrome di Down.
Francesco ha deciso di mostrare come preparare in casa la “Kellalà”, una delle pizze più celebri e gettonate del maestro pizzaiolo Errico Porzio. Così come raccontato da Francesco, anche lui, come tantissimi altri buongustai provenienti da tutta Italia, dopo aver assaggiato la pizza con il cornicione ripieno di polpettine al ragù e ciliegine di mozzarella è rimasto estasiato dal capolavoro sfornato dal “pizzaiolo social” e così ha pensato di cimentarsi nella preparazione casalinga di quella pizza che gli è piaciuta così tanto.
Un video che si conclude con una dedica speciale, rivolta a quelli come lui, ai tanti ragazzi come Francesco ai quali spesso viene lasciato credere di non poter disporre delle stesse possibilità “degli altri”: un invito, solare e ricco di voglia di fare, affinchè i ragazzi con la sindrome di Down non rinuncino alla gioia di una vita normale, fatta anche di semplici cose, come una pizza.
Un video che ha fatto breccia nel cuore del maestro pizzaiolo Errico Porzio, felicissimo e a dir poco onorato del tributo reso dal giovane Francesco alla sua pizza: “Mi ha emozionato davvero tantissimo guardare questo ragazzo che con tanto entusiasmo e voglia di fare ha preparato a casa la mia Kellalà. – spiega Errico Porzio – Mi onora il fatto che quella pizza gli sia piaciuta così tanto da desiderare di prepararla a casa con le sue mani, in un momento in cui, purtroppo, non è possibile venire a mangiarla nelle mie pizzerie, e ancora di più mi inorgoglisce che non abbia scelto un sabato sera qualunque, ma il giorno in cui si celebrava la giornata mondiale della sindrome di Down. Spero di abbracciare presto Francesco nella mia pizzeria, – conclude il pizzaiolo di Soccavo – nel frattempo non posso che ringraziarlo pubblicamente per aver trasmesso un messaggio così speciale ed importante attraverso una mia pizza.”