Un video di quindici minuti del co-curatore Carmine Romano che svela ben 100 opere dell’artista tra le 150 che saranno esposte conduce il pubblico nelle sale di Capodimonte che aspettano solo di essere riaperte (speriamo tutti a breve!). Le parole dell’architetto Roberto Cremascoli (COR arquitectos) sulla scelta del tipo di allestimento fanno capire che “non è possibile separare l’artista dalla sua città” e l’introduzione del direttore Sylvain Bellenger traccia un fil rouge tra Napoli e Parigi.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte inaugura così la mostra Gemito, dalla scultura al disegno che avrebbe dovuto aprire oggi 19 marzo 2020. Un viaggio virtuale alla scoperta delle opere in esposizione preceduto da un testo dell’altro curatore della mostra Jean-Loup Champion che ha presentato sul sito del museo (www.museocapodimonte.beniculturali.it) Vincenzo Gemito, artista, uomo e eterno ‘scugnizzo’ nell’animo e che proseguirà domani con l’analisi delle opere di Gemito nelle collezioni di Capodimonte, tra acquisizioni e donazioni, della terza curatrice della mostra Maria Tamajo Contarini.