Da una settimana, ormai, gli italiani sono chiamati ai domiciliari forzati per prevenire il contagio da Co-vid19, su disposizione del governo centrale e nonostante il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, abbia imposto la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chiunque venga sorpreso in strada senza motivo, i carabinieri sono continuamente alle prese con i trasgressori della normativa, oltre che impegnati a fronteggiare il commercio di igienizzante per le mani e mascherine contraffatte.
I Carabinieri della Stazione di Varcaturo e quelli della Sezione Radiomobile di Giugliano in Campania hanno denunciato 12 persone che, nonostante le norme governative anti-contagio, aveva organizzato un pic-nic all’aperto in un parco di Via Madonna del Pantano. Attrezzati con sedie, tavolini e alimenti vari, i denunciati si sono giustificati dicendo che, dopo 5 giorni rinchiusi in casa, avevano bisogno di prendere un po’ d’aria.
Un giovane del comune del napoletano di Qualiano, aveva pubblicizzato sui social la vendita di sigarette di contrabbando, postando una foto che lo ritraeva in strada con mascherina e guanti. A causa dell’emergenza in corso – ha annunciato sul suo profilo social – era stato costretto a lavorare con orario ridotto. Seguite le indicazioni diffuse sul web, l’uomo – un 29enne del posto già noto alle forze dell’ordine – è stato beccato in Via Campana. Denunciato per contrabbando di TLE e per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità: 107 i pacchetti di “bionde” sequestrati.
I carabinieri della tenenza di Melito hanno denunciato un 31enne incensurato del posto – titolare di una ferramenta – per immissione sul mercato di prodotti pericolosi.
Aveva messo in vendita mascherine sanitarie prive del marchio “CE” e prive di indicazioni sulla tracciabilità. 27 le mascherine sequestrate, vendute al prezzo unitario di 8 euro.