Una bufala confezionata ad arte quella che in queste ore circola sui social network e sulle chat di WhatsApp, quella che annuncia che «Se il 15 marzo l’epidemia non sarà stata contenuta verrà dichiarato il biocontenimento BSL-4 e poi il mondo si fermerà per 21 giorni».
Un messaggio dai contenuti catastrofici che annuncia che “se l’Oms dichiara la pandemia significa che il mondo si fermerà completamente per 21 giorni. Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali…tutto. Solo un membro per ogni nucleo familiare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari.”
Un messaggio catastrofista quanto basta per scatenare isteria di massa pur rimanendo credibile, il messaggio affronta tre temi principali.
Il primo è il biocontenimento BSL-4, la più alta procedura di sicurezza adottata dai laboratori che trattano agenti mortali per i quali non esiste una cura. Lo vediamo spesso nei film, quando gli attori, coperti da una tuta stagna, entrano in camere sigillate, vengono irrorati da liquidi disinfettanti e illuminati da luci ultraviolette.
«Il dipartimento della protezione civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 marzo se l’epidemia non è stata contenuta verrà dichiarato il biocontenimento BSL-4. Il più alto che prevede protocolli di contenimento estremamente stringenti», si legge in apertura della bufala. La strategia è chiara: il messaggio miscela quella giusta dose di termini tecnici («biocontenimento BSL-4») e spiegazioni fra le righe («Il più alto») che scatenano il panico.
«Se l’oms dichiara la pandemia significa che il mondo si fermerà completamente per 21 giorni. Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali… tutto». Anche qui la miscela è ben calibrata, con un supposto governo globale in grado di fermare il mondo con un click. «Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no». Capito? L’eroe solo contro il mondo, i check point militari, scenari che colpiscono subito l’immaginazione in questi giorni in cui dobbiamo stare chiusi in casa. La conclusione del messaggio è quasi epica: «Dopo 21 giorni sapremo che il virus è sconfitto ma faremo la conta di un isolamento così rigido».
A smentire la fake news è intervenuta la Protezione civile. In questi momenti concitati in cui gli operatori sono occupati su più fronti, il dipartimento governativo è dovuto intervenire per contenere anche la marea di panico montante. «Stiamo ricevendo numerose segnalazioni sulla diffusione di messaggi che prevedono prossimi scenari di evoluzione dell’emergenza coronavirus a firma del Dipartimento – si legge sul profilo Twitter ufficiale – Smentiamo decisamente queste voci e rinnoviamo l’invito ad informarsi sempre sui canali ufficiali».