La Protezione Civile ha aggiornato i dati relativi ai casi di coronavirusin Italia: salgono a 34 i morti, mentre le persone attualmente contagiate sono 1.577, quelle guarite sono 83.
Si aspettano comunque le verifiche dell’Istituto Superiore di Sanità per confermare o meno i casi e valutare se le morti siano avvenute effettivamente a causa del coronavirus, o per altre ragioni.
Tra le persone malate, 639 sono ricoverate in ospedale, di cui 140 nei reparti di terapia intensiva (106 nella sola Lombardia), mentre 798 si trovano in isolamento nelle proprie case perché non presentano sintomi, o ne presentano di molto lievi. I tamponi effettuati in totale sono stati 21.127. La maggior parte delle persone che avevano contratto il virus e che sono morte erano in età avanzata, avevano malattie pregresse e condizioni di salute precarie e, come si è detto, non è ancora stata accertata nei diversi casi la responsabilità del virus nei decessi.
Prorogata fino all’8 marzo la chiusura delle scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, mentre in Liguria riapriranno mercoledì.
Abolite le ‘zone gialle’ e singole aree equiparate allo status delle tre Regioni più colpite, con le stesse restrizioni.
Cinque persone sono risultate positive in Friuli Venezia Giulia: una a Trieste, una a Gorizia e tre a Udine.
Inoltre il SIR (Servizio Informazione Religiosa), l’organo d’informazione della CEI, ha fatto sapere che un prete di di 43 anni della diocesi di Parigi che fino a metà febbraio risiedeva in Italia è stato ricoverato in ospedale a Parigi perché positivo al coronavirus: per questa ragione a Roma è stata chiusa la chiesa di San Luigi dei Francesi, su richiesta dell’ambasciata francese in Italia.