Salgono a 888 le persone risultate positive ai test per il coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia: lo ha reso noto la Protezione Civile durante la serata di venerdì 28 febbraio.
13 regioni le regioni colpite e una provincia autonoma (Bolzano). Le persone che avevano contratto il virus e che sono morte sono finora 21, di età comprese tra i 62 e i 91 anni, la maggior parte delle quali avevano malattie pregresse e condizioni di salute precarie. 46 persone sono state dichiarate guarite, perché dopo aver contratto il virus sono risultate negative ai successivi test.
Delle 888 persone che sappiamo aver contratto il virus, 412 sono in isolamento a casa propria e non presentano sintomi, o ne presentano di molto lievi; 345 sono ricoverate invece con sintomi, e 64 sono in terapia intensiva. Le persone contagiate finora sono state nelle zone dove sono stati individuati i due focolai italiani, quella del lodigiano e quella di Vo’ in Veneto, oppure erano entrate in contatto con persone malate. Non sono insomma stati localizzati altri focolai del coronavirus. I casi accertati di contagio in Lombardia sono 531, 151 in Veneto e 145 in Emilia-Romagna. Le regioni con meno casi sono: Liguria (19), Piemonte (11), Toscana (8), Marche (6), Sicilia, Campania (4), Lazio, Puglia (3), Abruzzo e Calabria (1). C’è un caso anche nella provincia autonoma di Bolzano.
Intanto, venerdì sera c’è stato il primo caso di contagio nel Lazio, se si escludono i due turisti cinesi ormai guariti e il ricercatore rimpatriato da Wuhan, in Cina. Si tratta di una donna di 38 anni di Fiumicino, comune fuori Roma, che era stata recentemente a Bergamo per vedere alcuni parenti. Dopo che si era sentita male, e dopo aver fatto un periodo di isolamento, è stata sottoposta ai test ed è risultata positiva: è stata trasferita all’ospedale Spallanzani insieme al marito e ai figli, che si stanno sottoponendo ai test ma sono asintomatici.
I rappresentanti della giunta della Regione Lombardia hanno detto di aver richiesto l’estensione di una settimana della proroga che sospende tutte le lezioni scolastiche, e ci si aspetta che il governo accolga la richiesta, seguendo i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità. La chiusura delle scuole dovrebbe però essere confermata soltanto per Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più interessate dai contagi, mentre dovrebbero riaprire nelle altre regioni del Nord Italia dove erano state chiuse.
Non è ancora chiaro in che termini saranno eventualmente rinnovati i punti dell’ordinanza della scorsa settimana che hanno chiuso cinema, musei e teatri e che hanno sospeso le manifestazioni sportive e quelle pubbliche in generale nel Nord Italia. Si parla, per esempio, di riaprire i musei ma controllando gli ingressi in modo da consentire le visite a piccoli gruppi per volta: farà così il Duomo di Milano, da lunedì, mentre ha riaperto regolarmente da oggi l’Acquario di Genova.
Salgono a 888 le persone risultate positive ai test per il coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia: lo ha reso noto la Protezione Civile durante la serata di venerdì 28 febbraio.
13 regioni le regioni colpite e una provincia autonoma (Bolzano). Le persone che avevano contratto il virus e che sono morte sono finora 21, di età comprese tra i 62 e i 91 anni, la maggior parte delle quali avevano malattie pregresse e condizioni di salute precarie. 46 persone sono state dichiarate guarite, perché dopo aver contratto il virus sono risultate negative ai successivi test.
Delle 888 persone che sappiamo aver contratto il virus, 412 sono in isolamento a casa propria e non presentano sintomi, o ne presentano di molto lievi; 345 sono ricoverate invece con sintomi, e 64 sono in terapia intensiva. Le persone contagiate finora sono state nelle zone dove sono stati individuati i due focolai italiani, quella del lodigiano e quella di Vo’ in Veneto, oppure erano entrate in contatto con persone malate. Non sono insomma stati localizzati altri focolai del coronavirus. I casi accertati di contagio in Lombardia sono 531, 151 in Veneto e 145 in Emilia-Romagna. Le regioni con meno casi sono: Liguria (19), Piemonte (11), Toscana (8), Marche (6), Sicilia, Campania (4), Lazio, Puglia (3), Abruzzo e Calabria (1). C’è un caso anche nella provincia autonoma di Bolzano.
Intanto, venerdì sera c’è stato il primo caso di contagio nel Lazio, se si escludono i due turisti cinesi ormai guariti e il ricercatore rimpatriato da Wuhan, in Cina. Si tratta di una donna di 38 anni di Fiumicino, comune fuori Roma, che era stata recentemente a Bergamo per vedere alcuni parenti. Dopo che si era sentita male, e dopo aver fatto un periodo di isolamento, è stata sottoposta ai test ed è risultata positiva: è stata trasferita all’ospedale Spallanzani insieme al marito e ai figli, che si stanno sottoponendo ai test ma sono asintomatici.
I rappresentanti della giunta della Regione Lombardia hanno detto di aver richiesto l’estensione di una settimana della proroga che sospende tutte le lezioni scolastiche, e ci si aspetta che il governo accolga la richiesta, seguendo i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità. La chiusura delle scuole dovrebbe però essere confermata soltanto per Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più interessate dai contagi, mentre dovrebbero riaprire nelle altre regioni del Nord Italia dove erano state chiuse.
Non è ancora chiaro in che termini saranno eventualmente rinnovati i punti dell’ordinanza della scorsa settimana che hanno chiuso cinema, musei e teatri e che hanno sospeso le manifestazioni sportive e quelle pubbliche in generale nel Nord Italia. Si parla, per esempio, di riaprire i musei ma controllando gli ingressi in modo da consentire le visite a piccoli gruppi per volta: farà così il Duomo di Milano, da lunedì, mentre ha riaperto regolarmente da oggi l’Acquario di Genova.