E’ stata aperta un’indagine per far luce su quanto accaduto lo scorso mercoledì 19 febbraio all’ospedale evangelico “Villa Betania” di Ponticelli, dove una 29enne è morta dopo il parto.
A denunciare la vicenda, il marito della defunta partoriente. La procura ha prontamente avviato un’indagine contro ignoti per omicidio colposo
Nelle ore successive al decesso, la direzione dell’ospedale ha diramato una nota in cui si rende noto che il personale del Dipartimento Materno-Infantile ha fatto nascere il neonato, mentre la donna, giunta in ospedale con un quadro clinico estremamente complesso, è poi deceduta a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni.
Il direttore sanitario, Antonio Sciambra, ha spiegato che “il personale ha fatto tutto il possibile per salvare la vita del neonato e della madre, Rosa Andolfi, quando si è presentata al ricovero in Ostetricia denunciando già all’anamnesi due patologie congenite differenti e una patologia respiratoria cronica. Per tali motivi è stata sottoposta ad una serie di indagini cliniche e diagnostiche specialistiche fino al giorno 19 allorquando, è stato necessario sottoporre la paziente ad intervento di taglio cesareo.
Purtroppo poco dopo aver dato alla luce un maschietto di due chilogrammi e 300 grammi, in buona salute, la paziente ha presentato problemi respiratori che seppur prontamente fronteggiati in Terapia Intensiva hanno portato all’exitus dopo cinque ore. Siamo scossi dall’accaduto e partecipiamo al dolore dei familiari e siamo in attesa degli accertamenti medico-legali per avere la completa e corretta definizione degli eventi consapevoli di aver agito nel rispetto delle regole mediche e aver fatto tutto il possibile per salvare la vita della mamma e del bambino”.
Tuttavia, su disposizione della Procura, la documentazione sanitaria è stata immediatamente sequestrata e la salma prelevata per essere sottoposta alle indagini previste.
Intanto, si attende che sia l’esito dell’autopsia a fornire ulteriori elementi utili a chiarire le circostanze in cui è maturato il decesso ed appurare eventuali responsabilità.
La 29enne, che con il marito e il primo figlio viveva a Piazza Mercato a Napoli, aveva avuto problemi anche durante il primo parto, così come trapela da un post in cui raccontava le difficoltà legate alla nascita del primogenito: “Distrutta, ho rischiato la vita per farti nascere. La più grande paura, però, è stata quella di non farcela. Alla fine uscisti piangendo come un pazzo e da lì mi stesi, alzai gli occhi al cielo e dissi ‘grazie, sta bene, ora posso anche morire’. Ti misero vicino a me ma non ce la feci a stringerti tra le braccia. Ti diedi solo un bacio sulla fronte. Ricordo ancora quelle mani fredde dentro di me che facevano di tutto per farti uscire. Sei stata la mia prima gioia come la seconda sarà tuo fratello Claudio, vi amo”.
Invece, poche ore dopo il parto cesareo, la 29enne è deceduta, mentre il neonato è in ottima salute.
Sconvolto ed incredulo, il marito della 29enne, promette verità e giustizia e commenta così quanto accaduto sui social: “Volevo svegliarmi e capire che era un solo un brutto sogno amore. Ci hai squartato il cuore, sono salito a prendere le cambiate per il bimbo sopra e ti sentivo vicino a me, infatti fuori la porta uscendo c’era il tuo orecchino che entrando non c’era per farmi capire che ci sei… amo’, ti prometto che capiremo chi ha sbagliato e ti farò giustizia”.