Le immagini di quattro fotografi italiani – Umberto Coa, Nicolò Panzeri, Vanessa Vettorello e Serena Vittorini – illustrano il Sultanato dell’Oman in occasione della mostra YOUNG – a new Omani generation, esposta dal 5 al 14 febbraio 2020 nella Sala delle Colonne alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Le immagini scattate dai fotografi di Parallelozero mostrano un lato inedito e genuino dell’Oman, la nazione più sicura e accessibile del Golfo d’Arabia. Un Paese giovane che ha voglia di raccontarsi, e che lo ha fatto durante un viaggio fotografico durato due settimane: tremila chilometri di strade percorsi, decine di incontri e l’indispensabile aiuto delle guide di Al Koor Tourism dell’italiano Piero Rossi.
Il risultato è un ritratto giovane, fresco e autentico dell’Oman, che si racconta attraverso i sorrisi, gli sguardi aperti e fieri, l’abbraccio dei giovani sportivi, degli artisti e degli chef, degli insegnanti, dei designer e dei musicisti omaniti. Un paese perfetto per un viaggiatore giovane e dinamico, adatto agli amanti della cultura come agli appassionati di attività outdoor, ma soprattutto a chi desidera uscire dalle rotte turistiche tradizionali e provare esperienze autentiche.
Concepito dal Ministero del Turismo dell’Oman insieme all’agenzia fotografica Parallelozero e presentato in anteprima, a novembre, presso cinque prestigiose scuole fotografiche (IED di Torino e di Milano, Officine Fotografiche di Milano, l’IFSCI di Roma e la Fondazione Studio Marangoni di Firenze) il progetto YOUNG – a new Omani generation offre, attraverso la meraviglia dell’incontro, una lettura inedita della cultura, dell’economia, dello sport e della natura del Sultanato.
Il progetto ha visto la collaborazione del vettore di bandiera Oman Air, dell’iconico hotel Grand Hyatt di Muscat, del Falaj Daris hotel a Nizwa, del Misfah Old House a Misfah Al Abryeen, del Ras Al Jinz Scientific Center a Ras Al Hadd, del Sahab Hotel a Jabal Akhdar, del Sama Heights a Jabal Shams e del Sama Wadi Shab a Tiwi, 1000 nights camp nel deserto di Sharqyiah.
Credit: Vittorini Serena – Oman