Trentaquattro recensioni di film… inesistenti. Le ha scritte Emanuele Canzaniello e compongono il libro “I migliori film mai girati” (Oèdipus 2019). Già autore del volume di poesie “Per l’odio che vi porto” (2017), il trentacinquenne Canzaniello dà vita a un libro fatto di recensioni credibili, minuziose e allucinatorie a film che sono del tutto o in parte invenzioni, gioco letterario, esercizio stilistico.
“Si tratta di brevi prose – dice l’autore – sullo stile delle recensioni giornalistiche cinematografiche, che però trattano di film mai stati, mai realizzati, ma che forse avrebbero potuto vedere la luce”. Un’autentica opera di fantasia, all’interno della quale, però, alcuni titoli e personaggi possono essere reali. La formula scelta da Canzaniello prevede infatti l’utilizzo di attori, registi e fotografi, cui si attribuisce di aver girato un film, interpretato un ruolo. “Il gioco autorizza quindi a immaginare come sarebbe stato un film girato da Helmut Newton, o uno tratto da Aziyadé di Loti o da un racconto di Carver”, spiega l’autore. E gli stessi titoli dei film richiamano titoli “veri”: American Cookie, Conception, Dive, Immigrant Song.
Un libro che si propone, spiega l’autore, come una delle variazioni possibili del tema letterario “lezioni d’inesistenza” ancora da esplorare, ma toccato in passato da Marcel Schwob, Jorge Luis Borges e Giorgio Manganelli. I criteri temporali dei film sono liberi nel periodo compreso dall’invenzione del cinema a oggi.