Grande attesa per i fan di “Gomorra” in vista del ritorno sul grande schermo di uno dei personaggi più amati della Serie Tv ispirata alle vicende camorristiche di Napoli: Ciro di Marzio.
S’intitola L’Immortale, il film diretto e interpretato da Marco D’Amore, ispirato al personaggio di Ciro di Marzio di Gomorra – La serie ed è il primo progetto che segna il punto di incontro tra cinema e TV. Un film basato sulla cross-medialità che rappresenta un ponte di collegamento tra la quarta e la quinta stagione della serie.
Un film che ripercorre la storia di Ciro Di Marzio e della sua educazione criminale, di quell’uomo violento e allo stesso tempo tenero e compassionevole, emblema sia del male che dell’eroe. Dopo aver ricevuto il colpo di pistola da Genny Savastano, il corpo di Ciro viene buttato in mare e sprofonda nell’oscure acque del Golfo di Napoli. Mentre Ciro si inabissa, i ricordi salgono sempre più a galla. Ed è così che siamo nel 1980, la terra sta tremando, le persone urlano impaurite in cerca di una via di fuga e il boato del terremoto è soffocato nell’acqua. Il palazzo crolla inginocchiandosi sulle sue stesse fondamenta e da sotto le sue macerie proviene il pianto di neonato, miracolosamente ancora vivo.
Sono trascorsi dieci anni e quel bambino è cresciuto, ma non è ancora un uomo. Figlio di nessuno, continua a sopravvivere, conducendo una vita fatta di espedienti tra le torbide strade della città, ricche di pericoli ed insidie. Napoli continua a essere la sua casa, l’unico luogo familiare che ha e che sembra proteggerlo sin dal triste evento della sua infanzia. Sono i ricordi di una vita, le reminiscenze sin troppo vivide di una formazione criminale che hanno portato Ciro a diventare L’Immortale.
Per la prima volta nel cinema italiano un personaggio di una serie tv dà vita a un film per il cinema che è al tempo stesso uno spin-off, ovvero una sua derivazione, e una origin story, che di quel personaggio ci racconta la nascita e l’educazione criminale in un racconto che torna indietro nel tempo. Cronologicamente, si tratta di un progetto crossmediale che si colloca tra la quarta e la quinta stagione di Gomorra, anche se è al termine della terza che Ciro Di Marzio detto l’Immortale restava ucciso sacrificandosi per l’amico rivale di sempre e sprofondava nelle acque del Golfo di Napoli. Interpretato da Marco D’Amore – che debutta col film alla regia cinematografica dopo aver diretto due episodi della quarta stagione di Gomorra – Ciro è nella prima stagione il braccio destro del boss di Secondigliano Pietro Savastano, l’amico fraterno, protettore e mentore del figlio, l’immaturo Gennaro detto Genny, che finisce per tradire la famiglia uccidendo Donna Imma, la madre di Genny, e ferendo gravemente l’amico, cambiato e maturato nel crimine dopo una terribile permanenza in Honduras.
Nella seconda stagione Ciro continua la sua discesa all’inferno uccidendo la propria amatissima moglie e perdendo, per mano di Malammore e su ordine di Pietro Savastano, la figlia, la piccola Maria Rita. Riavvicinatosi a Genny, uccide per lui Pietro.
Infine, nella terza stagione lo troviamo inizialmente in Bulgaria, annientato dal dolore, ripartire dal basso al servizio di un trafficante locale.
Tornato in patria, cerca di contrastare assieme a Genny l’ascesa dei Confederati e, nel tentativo di trovare una conciliazione tra i due gruppi criminali, finisce in trappola: in un finale di stagione scioccante, Genny è costretto a uccidere l’amico. Fin dall’inizio il pubblico si è appassionato al personaggio di D’Amore, che incarna alla perfezione il Male che non si accontenta e richiede sempre nuovi sacrifici, fino ad annientare gli unici valori positivi che ancora sopravvivono in chi lo compie senza scrupoli e senza pietà. Se la sua morte nella serie era inevitabile, il film risponde al desiderio di conoscere il passato del personaggio e la sua crescita nel mondo del crimine. Gomorra è la serie italiana di maggior successo nel mondo, va in onda dal 2014 ed è arrivata attualmente alla quarta stagione.