L’ultima settimana di settembre inizia all’insegna dei disagi e degli allagamenti all’ombra del Vesuvio, per effetto di un violento nubifragio che nel cuore della notte tra domenica 22 e lunedì 23 settembre si è abbattuto sul capoluogo campano e sui comuni limitrofi.
Per diverse ore, dunque, le strade di Napoli e provincia sono rimaste in balia di una fitta ed incessante pioggia che ha provocato non pochi danni.
Diverse le stazioni della circumvesuviana messe ko dal nubifragio: allagate le stazioni di Scafati e San Giorgio a Cremano, mentre la linea Napoli-Sarno è interrotta alla stazione di Cercola per impraticabilità del passaggio a livello. Situazione analoga sul fronte metro con la stazione di piazza Garibaldi completamente allagata. Disagi anche per chi viaggia in autobus e con mezzi propri, come nel caso dei genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo” plesso Madonnelle di Ponticelli che stamane, per raggiungere l’edificio scolastico, hanno dovuto sfidare un autentico lago di acqua piovana.
Come documentato dagli stessi genitori, per evitare che i piccoli si bagnassero per raggiungere la scuola, le madri non automunite che con i loro piccoli raggiungono l’istituto comprensivo a piedi, sono state costrette ad arrampicarsi con i loro piccoli lungo i muri di cinta che costeggiano i parchi condominiali, per sorvolare le porzioni di strada completamente inondate dall’acqua piovana, fin sopra ai marciapiedi.
Le caditoie piene di foglie e immondizia tornano sul banco degli imputati: come puntualmente accade all’indomani del primo, vero temporale estivo, infatti, riemerge l’abbandono in cui versano
tombini ed impianto fognario, troppo spesso non sottoposti a manutenzione durante i mesi più caldi, proprio quelli in cui la siccità gioca il ruolo più importante.
Al cospetto delle immagini che stamattina si sono presentate davanti agli occhi dei genitori degli alunni del plesso scolastico del Rione Incis di Ponticelli, sono riemerse le brutte esperienze affrontate negli anni precedenti, dove non solo all’indomani di un temporale analogo l’edificio scolastico riportò diversi danni strutturali che portarono alla chiusura della scuola generando notevoli disagi, in primis i doppi turni, ma soprattutto, complice la cattiva o del tutto assente manutenzione delle caditoie, un bambino cadde in un tombino mentre usciva dalla scuola.
Per queste ragioni, i genitori invocano maggiore attenzione intorno ai plessi scolastici da parte dell’amministrazione e delle istituzioni.