Oltre 700 lettere arrivate da tutta Italia e tantissime emozioni- quelle che solo una lettera scritta a mano può trasmettere – hanno accompagnato la XV edizione del Festival delle lettere. In particolare, la giornata conclusiva ha visto la tradizionale kermesse di premiazione degli scritti più belli, interpretati da attori fra cui Amanda Sandrelli, Roberto Citran, Michela Andreozzi, Alberto Patrucco, con la conduzione di Omar Fantini, nella suggestiva cornice del Teatro Sociale di Bergamo gremito di pubblico.
Dedicata quest’anno al tema Lettera alla mia città, la più importante manifestazione italiana dedicata alla scrittura epistolare,è stata organizzata dall’Associazione 365GRADI, grazie alla collaborazione del Comune di Bergamo e di alcuni partner tra cui l’Associazione dei Comuni Virtuosi e l’Università degli Studi di Bergamo. Tra le parole e i racconti dedicati alle città anche quelli di alcuni Sindaci aderenti all’Associazionedei Comuni Virtuosi, nata nel 2005 per la messa in rete di buone pratiche nella gestione degli enti locali, intervenuti durante la giornata conclusiva.
A selezionare le migliori lettere una giuria composta da alcuni importanti nomi dell’editoria e del giornalismo: Rosellina Archinto, presidente degli Amici del Palazzo Ducale di Genova, del Museo della Permanente di Milano e del Consiglio Generale della Fondazione Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi; Francesca Biasetton, illustratrice e calligrafa, protagonista in teatro con lo spettacolo Abbecedario; Fabio Bonacina, giornalista che si occupa di comunicazione pubblica, ma anche di francobolli, posta e storia; Marco Boschini, tra i fondatori dell’Associazione Comuni Virtuosi; i giornalisti e scrittori Mario Calabresi e Riccardo De Gennaro.
I VINCITORI:
Categoria Lettera alla mia città (Tema 2019)
Vince: Raffaella De Nicola (1962), L’Aquila (AQ)
La lettera di Raffaella viene scritta da un futuro 2030 alla sua amata città, L’Aquila, piegata e distrutta dal terribile terremoto del 2009. L’autrice esprime tutta la malinconia e la tristezza per l’annullamento di luoghi una volta familiari e custodi di preziosi ricordi, aprendo nella parte finale a un sentimento di speranza per una città che ritorni a vivere nella sicurezza di un tempo, con i suoi “tetti medievali e i suoi orizzonti Verdi, freschi e infiniti”.
Categoria Lettera a tema libero e del Premio speciale Writing The Distance in memoria di Anna Sachet
Vince: Simone Rocchi (1987), Bergamo (BG)
Categoria Lettera Under 14
Vincono: Alessandro Masoero (2007), Racconigi (CN) e Giorgio Coppola (2006), Racconigi (CN)
Categoria Lettera dal cassetto e del Premio speciale alla libertà in memoria di Ettore Carminati
Vince: Andrea Zaccarelli con i fratelli (1979), Bergamo (BG)
LETTERE FUORI CONCORSO:
Lettera dal carcere
Vince: Guglielmo Giuliano (1994), Napoli (NA), si trova presso la casa di reclusione di Saluzzo
Lettera di un’adozione
Vince: Fabio Selini (1972), Castelli Calepio (BG)
Categoria Lettera verde in collaborazione con Landscape Festival – I Maestri del paesaggio
Vince: Marco Teli (1978), Madone (BG)
Diversi e personali i punti di vista con cui è stato raccontato il tema della XV edizione, Lettera alla mia città: dalle dichiarazioni di sincero attaccamento alla propria terra, al rammarico per come le vie e i profili dei palazzi sono mutati nel tempo tradendo i ricordi d’infanzia, fino alle parole riconoscenti verso quelle città d’adozione che hanno accolto e assicurato un futuro.
Le Lettere Under 14 trattano invece argomenti diversi, dall’introspezione e l’analisi di se stessi in una fase delicata della vita, a tematiche ecologiste che denotano una spiccata sensibilità e attenzione delle nuove generazioni rispetto alla salvaguardia dell’ambiente.
Particolarmente toccanti sono le Lettere dal carcere, spaccati di esistenze interrotte, parole nostalgiche e di rimpianto verso la propria città: i suoi odori e i suoi volti, le sue possibilità.
Durante le quattro giornate del festival, Bergamo ha visto salire sul palco la comicità trascinante di artisti di teatro e televisione, capitanati da Omar Fantini, per poi lasciare spazio a “Ragazzi di città“, lo spettacolo ideato dagli studenti dell’Università di Bergamo. Sabato sera è stata la volta della musica con la partecipazione straordinaria di Maria Antonietta, Mirkoeilcane, Diodato e Braschi, brillanti e giovani esponenti del cantautorato italiano. “Buste dipinte“, tra sabato e domenica, ha fatto incontrare la scrittura epistolare con l’arte contemporanea, trasformando delle semplici buste bianche in un piccolo capolavoro. Le “Lettere virtuose“e il premio Lettera verde, nati per dar voce a chi opera quotidianamente per una gestione sostenibile della propria città, hanno aperto la giornata conclusiva, culminata al Teatro Sociale con lo spettacolo “Le migliori lettere“, dedicato alla premiazione dei vincitori di ogni categoria. Oltre alla speciale lettera d’oro per la prima classificata, ciascuno ha ricevuto in premio una penna Pen by me personalizzata, per continuare a comporre le proprie emozioni su carta, un’illustrazione di Mauro Mazzara, e la miniatura di design firmata MYIN.
A conclusione dell’evento l’annuncio del tema della prossima edizione “Lettera alla scuola“. Come ogni anno Il Festival delle lettere si conferma una preziosa occasione per ricordare che è ancora possibile fermarsi per condividere un’emozione attraverso la scrittura a mano, concedendosi un momento di intimità e dialogo con un foglio vuoto da riempire con parole dense di significato. La scrittura epistolare permette, in una realtà caratterizzata dalla velocità e dal digitale, di riappropriarsi del tempo, in quanto valore da assaporare e trasmettere al prossimo.