Tre pizzaioli, tre storie, tre carriere che grazie al talento e all’intraprendenza che hanno contraddistinto i rispettivi percorsi sono riusciti ad affermarsi anche e soprattutto come imprenditori di successo, concorrendo a ringalluzzire notevolmente le quotazioni della pizza, da sempre considerata un piatto modesto e che, invece, se maneggiata ad arte, si rivela un fulcro utile a solcare un percorso ricco di successi e guadagni.
Ciro Salvo, Gino Sorbillo ed Errico Porzio: tre pizzaioli stimati ed apprezzati, non solo per l’indiscutibile bontà delle loro pizze, ma anche per le abilità dimostrate nelle vesti di business man.
Tre nomi che rappresentano la felice riprova del fatto che anche attraverso la pizza, dei semplici pizzaioli, seppur bravi, sono riusciti a diventare imprenditori di successo, aprendo numerose attività e generando posti di lavoro, non solo tra le braccia di Parthenope, ma anche in altre città italiane ed europee.
Ciro Salvo, titolare di “50 Kalò” diventato un vero e proprio brand che oltre alla rinomata pizzeria in Piazza Sannazaro a Napoli vanta un’altra sede a Londra, oltre a “50 Panino” e “50 B&B” nella zona del lungomare Caracciolo.
Gino Sorbillo, nome al quale è associato una delle pizzerie più gettonate del centro storico di Napoli, oltre al brand “zia Esterina”, preso letteralmente d’assalto dai cultori della pizza fritta anche a Roma e a Milano.
Errico Porzio, anche soprannominato “pizzaiolo social”, oltre ad aver “raddoppiato” la storica sede di Soccavo, aprendo un’altra pizzeria in via Cornelia dei Gracchi all’incirca un anno fa, vanta una pizzeria al Vomero e un’altra ad Aversa e si appresta ad inaugurare “Porzioni di pizza”, un nuovo progetto imprenditoriale destinato a dar lustro alla focaccia.
Tre testimonianze che non si limitano a raccontare il successo di tre pizzaioli napoletani, ma che rappresentano la prova tangibile del fatto che quando la storia e il fascino della pizza si fondono con talento ed intraprendenza il successo è assicurato.