Il termine Branded Content, seppure introdotto di recente nel panorama del marketing italiano, risulta sempre più in voga, non solo tra gli addetti ai lavori, ma non è scontato che tutti ne conoscano il significato.
Quindi, iniziamo con il chiarire proprio il significato di questo termine con il quale si indica un contenuto audiovisivo originale, prodotto da un inserzionista o coprodotto insieme ad un mezzo e distribuito attraverso i media o il web. Si tratta, in termini poveri, di un contenuto editoriale creato ad hoc per rappresentare e visualizzare temi e valori di un brand e, al contempo, coinvolgere e intrattenere il target in una connessione emozionale profonda.
Nello specifico, il Branded Content risponde alla necessità delle aziende di creare contenuti di alto valore per il loro pubblico con lo scopo di favorire l’engagement del target nei confronti di quei contenuti.
In un’era in cui i social, i media e i mezzi di comunicazione, soprattutto virtuali, hanno preso il sopravvento conseguendo il titolo di canale comunicativo per antonomasia, le aziende che vogliono restare al passo con i tempi non possono che adeguarsi alle esigenze dettate dall’era digitale ed investire in una strategia comunicativa più immediata, dinamica, giovane, brillante. Questo spiega e giustifica il crescente utilizzo di Branded Content e dell’elaborazione di una strategia di marketing su misura, in grado di partorire contenuti innovativi, personalizzati, di qualità, concorrendo a rendere unico e riconoscibile il brand agli occhi del pubblico.
E non solo.
Dallo stato dell’arte del Branded Content tracciato da Forbes e IPG Lab nel 2006 è emerso come a contenuti di questo tipo venisse ricondotto dagli utenti uno «scopo educativo», oltre a quello puramente commerciale, più di quanto avvenisse con la tradizionale display adv: in quest’ultimo caso, infatti, solo il 4% del campione era convinto che la pubblicità potesse insegnare qualcosa, per i Branded Content la percentuale cresceva, invece, fino ad arrivare ad almeno il 22%.
Ma come si elabora una strategia di Content marketing di successo?
In virtù di quanto emerso finora, risulta fondamentale e determinante, ai fini del buon esito del progetto, affidarsi a professionisti creativi e competenti, in grado di sfruttare appieno i vantaggi di questa tanto innovativa quanto affascinante tipologia di marketing che prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali al fine di acquisire clienti e monetizzare un sito web.
Tra i leader più autorevoli e quotati del settore, merita una menzione particolare Coobis: la piattaforma di Content&Influencer Marketing che connette gli editori con gli inserzionisti e che vanta oltre 10.000 editori disponibili per creare contenuti della massima qualità e pubblicarli nei loro blog, portali, mezzi digitali e social network. Più di 25.000 media e influencer raggruppati in base a 38 tematiche e 6 lingue: una piattaforma che garantisce visibilità ai brand attraverso la pubblicazione di contenuti originali sulle loro testate online e sulle loro pagine social.
“Quando in Cooper Tires abbiamo deciso di attuare azioni di marketing digitale, abbiamo optato per una strategia di Content Marketing che migliorasse e permettesse di consolidare l’immagine dell’azienda. Ad oggi i risultati ottenuti con Coobis ci confermano che è stata la decisione migliore“, commenta la Marketing Manager Cristina Arango, alle cui parole si aggiungono quelle di molti altri clienti, soddisfatti del risultato ottenuto, perchè capaci di riconoscere i vantaggi del Branded Content e non hanno esitato ad investire in quella che è destinata a diventare la strategia di marketing per eccellenza in un futuro che appare davvero molto prossimo.