Gioioso, solare, sorridente, ironico e pieno di vita: appare così nelle foto pubblicate sul suo profilo facebook Paolo De Micco, il 26enne di Ponticelli che ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto in via Marina, durante la mattinata di ieri, mercoledì 17 luglio.
Una vita spezzata in un attimo ed ora spetta ai suoi profili social e ai ricordi di amici e parenti, raccontare il ragazzo che era.
Una morte che ha sconvolto la comunità ponticellese, ormai tristemente abituata a piangere giovani vittime della strada: il nome di Paolo, infatti, va ad infoltire la lunga lista di ragazzi del quartiere che hanno perso la vita in maniera analoga.
Paolo, in sella al suo scooter Beverly 300, si è scontrato contro una Renault Modus, intenta a fare inversione di marcia in via Marina a Napoli. Alla guida dell’auto, una 50enne di Pozzuoli.
Secondo una prima ricostruzione, il 26enne, in seguito all’impatto, è sbalzato dalla moto schiantandosi contro un palo. I sanitari del 118 intervenuti tempestivamente sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, morto sul colpo, presumibilmente per le ferite riportate alla testa nel violento impatto contro il palo. A suscitare ulteriore rammarico il fatto che il giovane indossava regolarmente il casco, ma non è bastato per proteggerlo dal violento impatto risultato letale.
Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia Municipale, che hanno messo in sicurezza la zona interessata per consentire i soccorsi ed hanno poi provveduto a sequestrare entrambi i mezzi.
Figlio di un bidello di una scuola primaria di Ponticelli, il 26enne viene ricordato come un giovane cordiale, oltre che come un onesto ed instancabile lavoratore. Secondo quanto riferito da alcuni colleghi di lavoro, l’incidente è avvenuto proprio mentre Paolo si stava recando sul posto di lavoro.
La notizia della prematura morte del giovane si è diffusa in un lampo nel quartiere in cui viveva, destando forte rabbia e commozione non solo tra coloro che lo conoscevano, ma anche in tanti cittadini stanchi di piangere giovani vittime della strada.