Si alza il sipario sulla stagione artistica 2019\2020 del teatro Cilea, il cui cartellone è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dal direttore artistico Nando Mormone insieme con il direttore generale Mario Esposito.
Presenti in sala molti dei protagonisti degli spettacoli della prossima stagione.
“Prosa, commedia, musical, concerti: questi sono stati gli ingredienti di una stagione di successo, la seconda firmata Teatro Cilea. Un teatro divenuto punto di riferimento della città per un pubblico che ha voglia di trascorrere ore di spensieratezza nel segno della cultura e del divertimento. Siamo orgogliosi di aver registrato un altro anno di sold out e di applausi e con questo entusiasmo siamo pronti a presentarvi un nuovo cartellone che sarà ricco di grandi nomi e grandi titoli. Avremo delle prime in esclusiva nazionale e dei ritorni che voi stessi, pubblico affezionato, avete richiesto. Anche quest’anno poi tanto spazio sarà dedicato ai giovani e per loro proporremo un abbonamento parallelo, il Quadrifoglio, a prezzi vantaggiosi per consentire ai ragazzi di appassionarsi al teatro. Non ci resta che alzare il sipario e augurarvi una buona visione”: con queste parole il direttore artistico del teatro Cilea, Nando Mormone, ha introdotto la presentazione del ricco calendario della stagione 2019/2020.
STAGIONE TEATRALE 2019|2020
ARTURO BRACHETTI in
“Solo”
The Legend of quick-change
di e con Arturo Brachetti
Associated director: David Ottone (Yllana Company)
Consulenza creativa e testi: Stefano Genovese
L’ombra: Kevin Michael Moore
Musiche originali: Fabio Valdemarin
Costumi: Zaira de Vincentiis
Scenografia: Rinaldo Rinaldi
Light designer: Valerio Tiberi
Video artist e visual design: Riccardo Antonino, Robin Studio srls in
collaborazione con gli studenti di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di
Comunicazione – Politecnico di TorinoMotion designer: Stefano Polli
Coreografie: Jennifer Caodaglio
Dal 1 novembre 2019
Dopo il trionfale debutto in Francia, Italia e Svizzera (oltre di 300.000 biglietti venduti in 300 repliche, di cui moltissimi sold out) ritorna a grande richiesta sui palcoscenici europei Arturo Brachetti nel suo coinvolgente one man show SOLO, the Legend of quick-change. Un vero e proprio assolo del grande artista, dopo il trionfo dei suoi precedenti one man show L’uomo dai mille voli e Ciak!, applauditi da 2.000.000 di spettatori in tutto il mondo. Un ritorno alle origini per Brachetti che, in questo spettacolo, apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… Brachetti schiude la porta di ogni camera, per scoprire la storia che ne è contenuta e che prende vita sul palcoscenico. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick-change che mette in scena un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Nello spettacolo protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con oltre 60 personaggi, molti ideati appositamente per questo show. Ma in SOLO Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show.
Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti tiene il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie. Lo spettacolo è un vero e proprio as-SOLO per uno degli artisti italiani più amati nel mondo, che torna in scena con entusiasmo per regalare al pubblico il suo lavoro più completo: SOLO.
PAOLO CAIAZZO MARIA BOLIGNANO CIRO CERUTI
“Fatti Unici”
Nuovi episodi 2019/2020
di Ceruti – Caiazzo – Mormone
regia di Lello Arena
Prodotto da Tunnel Produzioni
dal 21 Novembre 2019
Dopo la fortunata avventura dello scorso anno, FATTI UNICI ritornerà nel cartellone del teatro Cilea con un nuovo episodio e anche quest’anno sarà uno spettacolo di innovazione artistica al servizio della comicità, figlio della fortunata serie televisiva andate in onda su RAI 2 sia nel 2016 che nel 2019, raccogliendo, stranamente, consensi sia di pubblico che di critica. Il maestro Lello Arena ispirato da un’idea vincente del produttore Nando Mormone, dirige un cast di attori ben assortito. La trama è ricca e variegata, il punto di forza del racconto è indicato nella sua semplicità, che si traduce in storie dal sapore quotidiano e in tempi teatrali sintetici e compatti. Lo spettacolo si avvale anche della tecnologia per avere la possibilità, durante il racconto, di cambiare più location. La prima location è ambientata in un commissariato dove Maria Bolignano, il commissario Marisa, cerca di dirigere un disorganizzato ufficio di polizia e, contemporaneamente, gestire le vicissitudini familiari con il fidanzato-collega Paolo Caiazzo e il fratello truffatore, con obbligo di firma, Ciro Ceruti. La seconda location è la casa dei tre protagonisti arricchita dalle stravaganze di Floriana, sorella di Ciro e Marisa, con chiari problemi mentali.
STEFANO DE MARTINO FATIMA TROTTA
“Made in Sud Live”
con tutti i comici di Made in Sud
musiche di Frank Carpentieri
prodotto da Tunnel Produzioni
dal 5 Dicembre 2019
Lo SHOW NAPOLETANO, dal teatro alla tv, dalla Tv al Teatro, che continua a collezionare consensi e fans, in pochi anni è riuscito a diventare, riassumendo quella che è l’ironia verace e scaltra del Sud, simbolo di buona prassi da emulare in tutta Italia. L’unico show di comicità live a celebrare la tipica ironia del Mezzogiorno ha superato egregiamente anche la prova sulle reti nazionali, divenuto format televisivo comico italiano in onda da anni su Rai 2.
Molti i nuovi personaggi dell’edizione teatrale 2019/2020, per una serata in grande allegria! A guidare il pubblico, in una maratona di comicità, saranno i due conduttori televisivi Stefano De Martino e Fatima Trotta, mentre sul palcoscenico si alterneranno i tantissimi artisti comici, che quest’anno hanno tenuto compagnia e portato allegria nelle case degli italiani, divenuti ormai beniamini amati da adulti e bambini che, tra gag comiche, monologhi e tormentoni, daranno vita ad uno show nel segno del buon umore!
BIAGIO IZZO
“Tartassati dalle tasse”
scritto e diretto da Eduardo Tartaglia
produzione Tradizione e Turismo
produzione esecutiva A.G. Spettacoli
dal 19 Dicembre 2019
Gulio Andreotti soleva dire che l’Umiltà, che di per sé costituisce una grande virtù, si trasforma in una vera iattura quando gli Italiani la praticano in occasione della loro dichiarazione dei debiti. “Io le tasse le pagherei. Ed anche volentieri! Se solo però poi le cose funzionassero veramente!…”Quante volte abbiamo ascoltato simili confidenze? E quante volte anche la nostra coscienza di pur buoni ed onesti cittadini ha segretamente partorito concetti del genere?… Il problema, però, è che se poi davvero ragionassimo tutti quanti sempre così, come e perché mai le cose potrebbero veramente funzionare?… Sarà costretto improvvisamente a domandarselo anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione: il classico “self made man”, che da nipote e figlio di baccalaiuolo si ritrova ora proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda. E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche grazie a qualche piccola “furbizia” di contribuente… E che si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi. E soprattutto costretto a risolvere il quesito che angustia la stragrande maggioranza di noi: come è possibile che due parole che da sole evocano così tanta bellezza: “Equità” e “Italia”, quando si uniscono si contraggono dolorosamente come chi è in preda alla più dolorosa delle coliche addominali?…
MAURIZIO CASAGRANDE
“Mostri a parte”
con
Fabio Balsamo – Tiziana De Giacomo – Nicola D’Ortona – Giovanna Rei
Marianno Liguori – Claudia Vietri
costumi Maria Rosaria Riccio
regia Maurizio Casagrande
di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà
dal 16 Gennaio 2020
Franco Gecchi, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, sua grande fan negli anni d’oro della sua carriera e oggi vera “star” di casa poiché conduttrice televisiva di grande successo. Lui è un artista non particolarmente bravo ma sincero e originale; lei stessa non ha grandi capacità, ma è priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti dei suoi programmi e, di conseguenza il suo successo. Franco deve trovare il modo di risalire la china altrimenti Ursula lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Intorno a sé vede solo mostri, non più “sacri” come un tempo ma “pagani”. Per farcela dovrebbe diventare uno di loro! Ed è proprio ciò che accadrà quando Franco scoprirà di essere l’edere del dottor Jekyll e del suo castello. Tra gags divertentissime e azioni rocambolesche farà la conoscenza di una serie di “strane figure” che abitano l’antica dimora ed entrerà in possesso della famosa pozione che porta in vita il lato oscuro degli uomini.
SERENA AUTIERI
“Rosso Napoletano”
Quattro Giornate d’amore
scritto e diretto da Vincenzo Incenzo
coreografia Bill Goodson
Direzione Musicale Vincenzo Campagnoli
Scenografia Roberto Crea
Costumi Concetta Iannelli
Disegno Luci Luigi Ascione
prodotto da Enrico Griselli per Engage
dal 30 Gennaio 2020
Settembre 1943. Alla notizia dell’armistizio, Napoli è in festa. La bellissima panettaia Carmela, ragazza madre, che ha accantonato la sua femminilità per crescere da sola la sua bambina, riapre felice il suo forno. L’incontro fortuito con il Tedesco Rafael, un avvenente e atipico soldato che rifiuta la guerra e ama le canzoni napoletane, riaccende nel cuore di Carmela una fiamma di tenerezza. Ma dopo poche ore Hitler, dichiarando il tradimento dell’alleata Italia, incarica il colonnello Scholl di prendere il comando di Napoli e punire ogni disertore. Carmela e Rafael si ritrovano tragicamente separati. Dopo i primi tragici eventi, l’uccisione da parte dei nazisti del marinaio Andrea accende l’orgoglio del popolo napoletano e scatena la rivoluzione. Il burbero Professore Ferdinando, che ha avuto una storia con la vedova Donna Rosa, mamma di Carmela, e che da anni rivendica la non chiara paternità della figlia, scuote gli animi della sua comunità a suon di citazioni dotte. Forte del suo improbabile passato in politica prepara la resistenza del suo quartiere con scugnizzi e volontari armandoli di ideali e battipanni. Rafael intanto ha maturato la sua scelta. Una notte, tradendo il suo esercito, per amore raggiunge Carmela e le confessa le reali intenzioni dell’esercito tedesco. Dietro il reclutamento di uomini napoletani si nasconde il più atroce dei disegni. I napoletani reclutati non avranno un lavoro ma saranno destinati ai campi di concentramento. Il fugace incontro tra Carmela e Rafael è però fatale alla ragazza: spiata da alcuni Napoletani viene accusata di essere una delatrice. In attesa di essere fucilata è tenuta prigioniera.Rafael, in una ronda notturna, organizzata per sequestrare uomini da portare in Germania, irrompe casualmente nella casa di Carmela che riconosce da dettagli inequivocabili; salva la vita a Donna Rosa e al Professore e apprende la tragica situazione di Carmela. Rafael accecato dalla paura di perderla si precipita a cercarla ma si imbatte in un Napoletano. Lo supplica di non combatte combattere ma nella colluttazione parte un colpo e il Napoletano ha la peggio. Il senso di colpa stordisce Rafael ma più forte è l’istinto di salvare Carmela. Intuendo una via di salvezza indossa i vestiti del ragazzo appena morto e mimetizzato tra i napoletani chiede il cambio della guardia al presidio di Carmela. Rafael libera Carmela e si appresta a fuggire con lei per sempre ma incombe Otto, il compagno di ronda di Rafael, che scambiandolo per un Napoletano gli punta il fucile e spara. Rafael oppone il suo corpo e rimane ucciso. Otto, avvicinandosi per finire Carmela scopre il tragico equivoco e fugge disperato risparmiando la ragazza. I Napoletani accorsi vedono il corpo di Rafael e riconoscendo il tedesco attribuiscono a Carmela un atto eroico, riscattandola nei confronti della comunità ad un prezzo atroce e beffardo.La città intanto, dopo una strenua ed eroica resistenza, si è liberata degli oppressori. Un nuovo sole per Napoli liberata si alza in cielo, mentre Carmela, con la figlia in braccio, va incontro al suo sconosciuto destino.
PEPPE BARRA
“Monsignore”
con PATRIZIO TRAMPETTI
Farsa in musica di Peppe Barra e Lamberto Lambertini
costumi Annalisa Giacci
scene Carlo De Marino
musiche Giorgio Mellone – Patrizio Trampetti
regia Lamberto Lambertini
dal 13 Febbraio 2020
Una farsa in musica, in due atti, nei canoni e nello stile allegro, elegante della commedia all’antica italiana. L’epoca è quella di Ferdinando IV di Borbone. Si dice che lo stesso re Ferdinando, e la regina Carolina, attendevano con ansia le visite del caro Monsignore, per cominciare la giornata con qualche sana risata. Fu così che nacque la leggenda di Monsignor Perrelli. Un uomo di chiesa, ma anche un eccentrico uomo di scienza, che spiattellava invenzioni divenute leggendarie, al limite della stupidità, portatore di surreale poesia, di pura follia, che racchiudeva, nel bene e nel male, le caratteristiche di un aristocratico, magari un po’ campagnolo, dell’ottocento. In questo spettacolo si mette in scena il suo rapporto con Meneca, la sua fedele perpetua, vittima rassegnata delle sue stramberie. Peppe Barra è Meneca che, dopo aver subito le cretinerie del suo padrone, si sfoga, a tu per tu con il pubblico in sala, con i suoi irresistibili monologhi. Anche se, come accade in ogni coppia che si rispetti, continua ad accudirlo con attenzioni quasi materne, tenendolo al laccio con la sua arte culinaria di schietta tradizione campana. Monsignore ha la testa tra le nuvole, Meneca ha i piedi per terra, due esseri distanti e vicinissimi, dipendenti l’uno dall’altra. I costumi, le scene, con il Vesuvio che incombe, fumante ed eruttante, dal balcone della villa, la dolcezza delle canzoni, tutto rimanda a quegli anni “felici” del primo ottocento. Quando la vita, come ancora si ama credere, scorreva leggera, nel profumo degli aranci, nella dolcezza delle canzoni, nella ricchezza del cibo, nella vista appagante del mare. Questo è l’ambiente, il pretesto, non per sobillare inutili nostalgie, ma per illuminare i giorni d’oggi con la forza liberatoria di una risata condivisa. Oltre ai due protagonisti, Peppe e Patrizio, complici fin dagli anni settanta di spettacoli colti e popolari, vi saranno altri due attori/cantanti, per dare ritmo, e divertente contrappunto, contrappunto, alle surreali situazioni scatenate da Meneca e dal Monsignore, anche con godibili intermezzi canori, accompagnati dal vivo da un virtuoso trio di musici.
GIANLUCA GUIDI
GIAMPIERO INGRASSIA
“Maurizio IV ”
Pirandello pulp
testo diEdoardo Erba
regia diGianluca Guidi
musiche diMassimiliano Gagliardi
produzioneOfficine del Teatro Italiano
dal 27 Febbraio 2020
Maurizio è un regista che sta per mettere in scena Il Gioco delle Parti di Pirandello. Con lui un tecnico appena assunto, Carmine, siciliano di mezza età, che non sa nulla dello spettacolo. Pur di lavorare il meno possibile, Carmine si mette a discutere ogni dettaglio. Le sue idee sono talmente innovative che spingono Maurizio a pensare a una regia completamente diversa: un Pirandello pulp. Progressivamente i ruoli fra i due si invertono: Carmine prende in mano la situazione e Maurizio lo asseconda. Eppure non tutto è come sembra, e la scoperta scoperta di inquietanti verità scuote i precari equilibri e fa precipitare la commedia verso un finale inaspettato.
SAL DA VINCI
“La Fabbrica dei sogni”
Con FATIMA TROTTA
scritto da Sal Da Vinci e Ciro Villano
dal 12 Marzo 2020
In un vecchio manicomio abbandonato, vivono, dimenticati dal mondo, un cantautore che non vuole lasciare l’edificio in attesa di essere abbattuto, la sua folle psichiatra – segretamente attratta da lui e dalla sua voce e un gruppo di artisti, reietti e strampalati. Quella struttura fatiscente è la loro casa ed è il posto dove il cantautore è cresciuto, scrivendo le canzoni che lui immaginava avrebbe potuto cantare un giorno in un teatro vero. Un agente di polizia municipale, incaricato di portarli via di là, si fa coinvolgere dall’artista sognatore e dalla psichiatra pazza nel folle progetto di trasformare quella casa di cura in qualcosa che possa realizza realizzare i loro sogni: un teatro che ospiti un vero spettacolo, portato in scena proprio dagli abitanti di quel vecchio ospedale psichiatrico: i pazzi…Perché i pazzi non credono nei sogni…i pazzi vivono nei sogni!
I DITELO VOI
“25annesimo Tour”
dal 2 Aprile 2020
scritto e diretto da I Ditelo Voi
Dal 1995 ad oggi… come riassumere all’incirca 25 anni di risate, di viaggi, di volti, di luoghi, di occasioni, di sconfitte e di vittorie? Come riassumere un quarto di secolo fatto di convivenza fra tre ragazzi i loro sogni e le loro cavolate? Semplice: mettete insieme Lello, Mimmo, e Francesco, date loro un palco e la possibilità di giocare liberamente e il mondo in cui vivete, per un paio d’ore, non vi interesserà più! La vera essenza dell’intrattenimento leggero vi entrerà in corpo pronta a disfarsi dei pensieri e dei problemi. Come un antidoto contro gli assilli quotidiani della vita. Loro amano definirsi “operatori della risata”, qualcuno tra loro oserebbe aggiungere “operatori ecologici della risata”. Ma la verità è che quando entrano in empatia con le persone il loro unico intento è quello di donare loro leggerezza attraverso tormentoni, nonsense, clowneria, teatro brillante, commedia e un attento sguardo all’attualità… da allora ad oggi. Molto probabilmente è proprio questo il segreto per poter far ridere nell’epoca di Instagram, FB e compagnia cantante! Saper osservare la società per vedere il lato più paradossale, saper arrivare al nocciolo della questione per amplificare il punto di vista più incoerente. In “25annesimo Tour”, I Ditelo Voi faranno vivere sul palco vecchi e nuovi personaggi. Dai “Chirurghi” ai “Preti di Radiovaticana”, dai “Gomorroidi” ai “Grandi Classici della Letteratura”, dai “Vampiri” all’acclamata “Tra-Sit” la mini sit-com targata Made in Sud. Si parlerà del passato e del presente attraverso unat serie di quadri comici che racconteranno l’eterna giovinezza di tre ultraquarantenni (la vera età non è permesso saperla) che ancora ridono di gusto quando si mettono in difficoltà andando oltre il copione e la battuta scritta. È ovvio, per questo, che le repliche dello spettacolo non saranno mai uguali tra loro. Si festeggeranno 25 anni di amicizia tra I Ditelo Si festeggeranno 25 anni di amicizia tra I Ditelo Voi e il pubblico, quindi… siete tutti invitati! È stato detto per un grande che… una risata vi seppellirà. Per quanto riguarda Francesco, Lello e Mimmo… una risata vi resusciterà!