I genitori dei bambini sui cui arti inferiori sono apparse bollicine di sangue, dopo essersi tuffati nelle acque delle piscine del parco acquatico “Pareo Park”, hanno vinto la prima battaglia: “le acque delle piscine non erano balneabili”.
Questo è quanto stabilito dalle analisi delle acque del Pareo Park di Giugliano, dove in occasione della giornata inaugurale, la scorsa domenica 23 giugno, è scoppiato il caso con decine di bambini costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso per sopperire alle eruzioni cutanee ai piedi.
Nell’acqua delle piscine del parco acquatico di Giugliano è emersa la presenza di batteri e inquinanti chimici, rilevati dai tecnici e dalle analisi eseguite dalla Asl Napoli 2 Nord e dall’Arpac. In un caso si registrano valori di batteri decine di volte superiori alla norma. I livelli di tali sostanze impediscono la balneazione.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria Napoli 2 Nord ha pertanto immediatamente trasmesso il proprio parere tecnico al Sindaco di Giugliano in Campania ed alle autorità competenti, chiedendo la chiusura della struttura in attesa dei risultati di nuovi prelievi che saranno immediatamente effettuati. La problematica rilavata dalla Asl si è evidenziata tra l’altro in tutte le piscine della struttura e anche nei condotti di approvvigionamento.
Il personale dell’Asl Napoli 2 Nord è impegnato sin dal pomeriggio di domenica 23 giugno nella gestione della vicenda sia nelle pratiche di soccorsi ai bambini, sia nelle analisi delle acque.
Arriva il primo verdetto, dunque, in attesa dell’esito delle analisi sui campioni di acqua prelevate dai genitori dei bambini, proprio durante i concitati attimi vissuti a bordo piscina domenica scorsa.
Nonostante la presenza di concentrazioni anomale di batteri nelle acque il fenomeno delle bolle ai piedi non sarebbe imputabile a questa causa in quanto, spiegano gli igienisti, ogni infezione ha bisogno di un periodo di incubazione. Molto più verosimile invece, l’utilizzo di detergenti e disinfettanti in quantità eccessive, come pure sarebbe rilevabile in alcuni parametri, che hanno svolto una funzione irritante sulla cute.
Seppure l’Asl, in virtù di quanto emerso dall’analisi delle acque delle piscine, abbia predisposto la chiusura del parco acquatico, dal suo canto la direzione di “Pareo Park” rende noto di aver preso liberamente la decisione di chiudere la struttura per motivi di manutenzione.