Regnano la rabbia, l’incredulità e soprattutto il dolore, lungo le strade di via Duomo, all’indomani della morte di un commerciante, schiacciato da un pezzo di cornicione che si è staccato dal quinto piano di un palazzo poco distante dal suo negozio.
E’ morto così Rosario Padolino, 66 anni, proprietario del noto negozio di abbigliamento “Cordiandoli”.
Inutile la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Cto, l’uomo è morto poco dopo le 12.30 di sabato 8 giugno per la gravità delle ferite riportate.
Residente nel quartiere Stella, Padolino si era allontanato dal suo negozio per andare a prendere un caffè ed è stato travolto da circa 500 chili di pietre che lo hanno colpito alla testa, gli hanno rotto un braccio e ferito una spalla.
Le pietre si sono staccate da un edificio dove erano previsti interventi di messa in sicurezza. I frammenti hanno sfondato una rete di protezione che avrebbe dovuto proteggere da distacchi di pezzi del cornicione. Trenta famiglie sono state sgomberate. Indagano i pm Giorgia De Ponte ed il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. La magistratura ha disposto il sequestro delle facciate di due stabili adiacenti, autorizzando gli amministratori del condominio ad eseguire immediatamente i lavori di messa in sicurezza del cornicione. Solo a lavori finiti potranno tornare a casa le 30 famiglie sgomberate dai Vigili del Fuoco.
Molto noto e stimato, Padolino era un cittadino attivo e in prima linea per la riqualifica della zona del centro storico.
A piangere la morte, la moglie e la figlia, nota tra i giovani per la sua attività di fashion blogger.
La moglie di Padolino ha affidato l’ultimo saluto ai social, dove poco dopo l’accaduto ha scritto: “L’amore se n’è andato in cielo e non mi ha salutato, sono disperata”.
Nel suo negozio in via Duomo, Rosario Padolino, 66 anni, commerciante di abbigliamento, ormai ci andava poco. Pensava di andare in pensione tra un mese, il destino ha scritto un epilogo diverso. Aveva avuto una vita difficile, ha sconfitto malattie gravi, ma è stato ucciso dalla fatalità.
«Non è un tema napoletano, tutto il Paese che va messo in sicurezza. – ha dichiarato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – Da sindaco d’Italia dico che il Paese tutto va messo in sicurezza perchè gli edifici sono vecchi. È come una persona che diventa anziana, va curata. Come non ci sono risorse per gli edifici pubblici, certe volte accade anche per i privati. Si verificherà se in questo caso ci sono responsabilità. Ma ora mi fa tristezza vedere in atto operazioni di sciacallaggio politico».
Una vicenda che riporta alla mente la vicenda di Salvatore Giordano, il 14enne morto nel 2014 mentre stava passeggiando nei pressi della Galleria Umberto I di Napoli, travolto dai calcinacci di un cornicione, proprio come Rosario Padolino.