Napoli, la città della pizza per antonomasia, dove 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, si conferma la pietanza più amata, soprattutto dai turisti.
Complice l’affascinante mix tra la sua storia, che vanta radici antichissime, e il suo irresistibile sapore, la pizza continua a destare scalpore, soprattutto tra le mura della città di Napoli, dove risiedono alcuni dei maestri pizzaioli più quotati al mondo.
Come si fa, quindi, a scegliere le migliori pizzerie dove poter gustare un’ottima pizza napoletana?
Uno dei criteri più utilizzati è senza dubbio la popolarità. È risaputo, infatti, che il miglior feedback e la pubblicità più genuina sono quelli che giungono dal consumatore diretto.
Quindi abbiamo selezionato per voi le dieci pizzerie più gettonate di Napoli, capaci di incassare numeri da record non solo nel weekend, ma durante tutti i giorni della settimana.
Ecco la nostra top ten:
– Antica Pizzeria da Michele: situata a Forcella, nel cuore del centro storico di Napoli, rappresenta un autentico e genuino punto di incontro tra tradizione e innovazione, esperienza e passione che vanta radici antichissime con generazioni di pizzaioli che si tramandano i segreti legati all’arte dell’oro bianco dal 1870. Una tradizione rigorosamente omaggiata attraverso un menù che propone solo le due pizze “classiche e intramontabili”: Margherita e Marinara. “Se una cosa è perfetta e la pizza napoletana lo è, non c’è alcun motivo perchè debba essere cambiata”: questo il principio su cui si basa la politica dell’Antica Pizzeria da Michele che lotta con tutte le sue forze per portare avanti questa idea che è diventata per loro un imperativo categorico da preservare a tutti i costi.
– 50 Kalò di Ciro Salvo: Ciro Salvo è la terza generazione di una antica famiglia di pizzaioli.
La sua ricerca sull’impasto super idratato – la farina viene lavorata con percentuali di acqua superiori alla media – gli è valsa premi e riconoscimenti della più autorevole critica nazionale e internazionale per la leggerezza e la digeribilità. Situato a Piazza Sannazaro, a sue passi dal lungomare Caracciolo, 50 Kalò nasce a Napoli nel 2014. 50 nella cabala napoletana è il pane, kalò nell’antico gergo non scritto dei pizzaioli significa buono, un’espressione dialettale che ha radici antiche, dal greco kalos (letteralmente bello, buono).
50 kalò per dire dunque “impasto buono”. Un nome che è diventato brand e che racconta con immediatezza tutta la ricerca di Ciro Salvo: il suo impasto, fatto con farine selezionate, tanta acqua e una lunga lievitazione, e la sua pizza condita con solo i migliori ingredienti. Da luglio 2018 50 Kalò è anche a Londra.
– Pizzeria Gaetano Genovesi: situata sulla collina di Posillipo, all’inizio di via Alessandro Manzoni, la pizzeria Genovesi vanta radici antichissime. Antonio Genovesi è stato tra i primi a Napoli a far conoscere la pizza napoletana nei paesi orientali in particolare in Giappone nel 1969, dove ha ottenuto riconoscimenti e ha esportato la tradizione culinaria napoletana. Suo figlio Gaetano ha iniziato ad affiancare il padre Antonio all’età di 14 anni. In Occasione dei 100 anni della Pizza Margherita, nel 1989, a Gaetano Genovesi è stato conferito il riconoscimento di “Pizzaiolo di Napoli”. Oltre alla pizza, i clienti apprezzano anche altre specialità, come: fritture, saltimbocca e pizze di mezzo metro.
– 10 Diego Vitagliano Pizzeria: situata a Bagnoli, è il piccolo, grande regno del maestro pizzaiolo Diego Vitagliano, esperto di impasti a lunga lievitazione, sperimenta quotidianamente farine con germe e semola rimacinata. Gli accostamenti scelti per le pizze sono seguiti e consigliati dal Foodhunter Giuseppe Gargiulo. Tutti gli ortaggi, esclusivamente di stagione, utilizzati per condire le pizze, provengono dall’orto a Km 0 di Vitagliano. Gli altri elementi utilizzati nelle preparazioni sono frutto di certosino lavoro di ricerca e selezione di maestri del gusto campani che dedicano la loro vita per tramandare i frutti del loro lavoro legati al territorio.
– Pizzeria Porzio: il regno del maestro pizzaiolo Errico Porzio, situata a Soccavo, di recente ha inaugurato una nuova sede, proprio accanto alla pizzeria storica. Cresciuto fin da piccolo cimentandosi tra bancone e forno, Porzio ha conquistato la ribalta grazie ai video delle sue pizze che hanno letteralmente mandato in tilt il web, consegnandogli il titolo e la fama di “pizzaiolo social”. L’impasto leggerissimo e facilmente digeribile, l’utilizzo di materie prime Dop e di altissima qualità, unitamente alla lungimirante capacità di coniugare tradizione ed innovazione in un ventaglio di proposte invitanti e capaci davvero di abbracciare tutti i gusti, consacrano le pizze di Porzio tra le più gettonate della città.
– Pizzeria Sorbillo: la storica sede in via dei Tribunali, arteria cruciale del centro storico di Napoli, fiore all’occhiello della tradizione di famiglia portata avanti da Gino Sorbillo è quotidianamente raggiunta da numerosi turisti, affascinati dal celebre richiamo che quel cognome riesce ad evocare anche ben oltre i confini partenopei. Gino Sorbillo appartiene ad una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli. I suoi nonni, Luigi Sorbillo e Carolina Esposito, nel 1935 fondarono la pizzeria di via dei Tribunali, definita da molti la “Via della Pizza Napoletana” nel centro antico della città. La pizza napoletana di Gino Sorbillo si può degustare anche sul lungomare in Via Partenope o a Milano da Gino Sorbillo Lievito Madre al Duomo. La nuova frontiera di Gino Sorbillo è l’utilizzo di ingredienti ricercati di prima qualità come le farine di agricoltura biologica, verdure, ortaggi ed aromi.
Approfittando delle tante materie prime che la terra campana regala in ogni periodo dell’anno e continuando costantemente nella ricerca delle migliori eccellenze gastronomiche italiane.
L’integrazione tra gli ingredienti ed il loro mixaggio sulla pizza consente a Gino Sorbillo la creazione di nuove proposte ed un continuo aggiornamento del menù.
– Pizzeria del popolo: nata a Piazza Mercato nel 2005 come pizzeria da asporto, è il luogo dove il pizzaiolo Gianni Broglia ha dato libero sfogo all’antica arte appresa in una delle pizzerie più rinomate del centro storico cittadino. Così come suggerisce il nome, questa pizzeria è un genuino inno alla tradizione popolare che nell’epoca della pizza gourmet, continua a vedere la pizza come un piatto popolare e alla portata di tutti. Pizza fritta, Margherita e marinara: questi i tasselli che compongono il menù che omaggia la tradizione attraverso i suoi sapori più caratteristici e caratterizzanti.
– Pizzeria Pellone: nata in via Nazionale nel 1960, quella condotta negli anni dalla famiglia De Luca si può definire una vera e propria scalata a mani nude verso la vetta. Il desiderio di offrire sempre il meglio alla propria clientela, induce lo zio Vincenzo, e i fratelli De Luca, tra l’altro impegnati in opere sociali, a chiedere al loro fratello Domenico, già al tempo affermato cuoco di grande talento, di entrare a far parte dell’attività, il quale riesce a combinare perfettamente la sua esperienza e arte culinaria con la preparazione delle pizze. Una mossa rivelatasi vincente che ha saputo conferire alle pizze di casa Pellone quel quid in più. Da decenni questa pizzeria figura saldamente tra le più acclamate della città, nel corso degli anni ha saputo sempre proporre pizze nuove ed invitanti, senza mai offendere la tradizione.
– Starita a Materdei: nasce nel 1901 come una cantina, diventa poi sul finire degli anni 40 un luogo di degustazione, non solo di vini, ma anche di cibi tradizionali, tanto da farla diventare trattoria – pizzeria – friggitoria. La particolare cura per gli ingredienti, la dedizione al lavoro e la cortesia, fanno di “Starita a Materdei” una tappa fondamentale per gli amanti della vera pizza napoletana, non solo a Napoli, negli storici locali di Materdei, ma dal 2012 anche in America, a New York, dal 2016 a Milano, e dal 2018, anche a Torino, nella meravigliosa cornice del centro storico.
– Concettina ai Tre Santi: nel cuore del Rione Sanità, uno dei quartieri più antichi di Napoli e ricco di testimonianze del passato, si può assaggiare una delle migliori pizze partenopee, quella di Ciro Oliva. La storia di “Concettina ai Tre Santi” ha avuto inizio nel 1951 quando la bisnonna di Ciro, Concettina Flessigno Oliva, dinanzi al suo basso sfornava con gioia e dedizione tante pizze fritte per tutto il Rione Sanità. Il nome della pizzeria deriva dal fatto che sorge accanto all’edicola votiva di tre santi: San Vincenzo Ferrari, patrono della Sanità, Sant’Alfonso Maria de’Liguori, protettore delle mura del locale, e Sant’Anna la santa a cui era devoto Sant’Alfonso. Marinara e Margherita, due grandi classici della tradizione, hanno cresciuto intere generazioni di napoletani e ne hanno allenato il palato. Da Oliva Concettina ai Tre Santi, queste e altre pizze tradizionali sono un credo, una sacra partitura sulla quale si sono innestate le principali variazioni (alici, verdure, salumi) che hanno arricchito l’arte del pizzaiolo di ieri e di oggi.