Il giornalista investigativo ucraino Vadym Komarov è entrato in coma dopo essere stato aggredito da una persona non identificata il 4 maggio. Secondo la polizia, sabato scorso Komarov è stato attaccato la mattina presto mentre camminava in centro nella città di Cherasky, in Ucraina. A causa delle violente percosse, il giornalista è stato portato in ospedale e si trova in condizioni gravissime. La polizia ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio. Komarov scrive su testate locali indagando sulla corruzione, l’appropriazione indebita e l’edilizia abusiva ed era già sopravvissuto a una sparatoria nel 2016.
«Il suo lavoro – ha dichiarato Sergiy Tomilenko, presidente del sindacato ucraino dei giornalisti (Nuju) – spesso dava fastidio a molti potenti nella città di Cherkassy. Esortiamo la polizia a indagare in modo adeguato su questa brutale aggressione contro un giornalista. Nessuno in Ucraina deve aggredire e intimidire impunemente i nostri colleghi».
Al sindacato ucraino è arrivata la solidarietà della Federazione europea dei giornalisti e della Federazione internazionale. La Fnsi, che il 3 maggio ha celebrato a Roma con un evento internazionale la Giornata mondiale della libertà di stampa proprio ricordando i colleghi minacciati, aggrediti e uccisi in tutta Europa e nel mondo, esprime la sua vicinanza al sindacato e ai colleghi dell’Ucraina.