Il 16 maggio a Napoli, alle ore 18:00, presso il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, si inaugura la mostra Transavantgarbage, Terre dei Fuochi e di Nessuno firmata Marisa Laurito, in occasione della manifestazione “Maggio dei monumenti“, uno dei principali appuntamenti turistici del capoluogo campano. La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e si terrà fino al 30 giugno.
Marisa Laurito, è un’artista a tutto tondo il cui talento abbraccia la recitazione, il canto, la pittura e la scultura. Questa artista usa tutti i cinque sensi e si immerge con coraggio nell’esplorazione del mondo per sperimentare, creare e comunicare la sua energia vitale, il suo entusiasmo, il suo eclettismo. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre, tra cui Last Paradise (Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma, 2014), All The World’s Future (56a Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, 2015), Artisti per il Giubileo (Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura e Palazzo Maffei Marescotti, Roma 2015), Corpi Estranei (Berengo Collection a Venezia e Loto Design a Roma, entrambe nel 2015), Radici Squadrate (Galleria Narciso di Torino, 2016) Aeterna (Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma, 2017). Mia fair foto 2017. Transavantgarbage è la sua ultima mostra, e nasce da una sua partecipazione al docufilm sulla Terra dei Fuochi dal titolo “l Segreto di Pulcinella”. Appassionatasi ancora di più alla tematica ambientale, Marisa Laurito ha realizzato in proposito uno scatto fotografico esposto al MIA Fair, la mostra internazionale riservata alla fotografia tenutasi a Milano a marzo 2017, dove l’opera presentata dalla Laurito ha ottenuto lusinghieri consensi sia dal numeroso pubblico della fiera che dalla critica.
Marisa Laurito, si definisce un’“Artista in resistenza”, sempre più alla ricerca della qualità e della disciplina ,e non si arrende al triste fenomeno del biocidio, e da qui nasce l’idea di questa mostra fotografica che denuncia l’insulto ambientale che lede il diritto dei cittadini alla salute e alla vita. Su 20 regioni, 19 sono coinvolte e sconvolte da rifiuti altamente pericolosi di ogni tipo, nucleari, industriali, chimici. La mostra ha aperto i battenti , in anteprima nazionale presso la Villa Reale di Monza ad ottobre 2017. Ha proseguito a dicembre del 2018 alla storica Galleria Narciso di Torino ed ora approda il 16 maggio a Napoli.
“Il mio intento principale, la cosa che mi spinge più di tutto a fare questa mostra è quella di smuovere delle coscienze – afferma Marisa Laurito – Ho fatto un viaggio in queste terre degli orrori … Un lungo viaggio attraverso un’Italia devastata: “Su 20 regioni, 19 sono coinvolte e sconvolte da rifiuti altamente pericolosi di ogni tipo, nucleari, industriali, chimici. Si salva solo la Valle d’Aosta”. In questo progetto di impegno profondo e intenso, Marisa Laurito ha coinvolto noti personaggi tra cui Piera Degli Esposti, Rosalinda Celentano, Renzo Arbore, Dacia Maraini… “credo che oggi l’essere famosi implichi responsabilità ben precise e, in questo caso, ho chiesto a tanti amici di usare la propria immagine, che hanno concesso generosamente per denunciare quanto sta accadendo sotto i nostri piedi e sulle nostre teste, per tentare di fare in modo che, con l’aiuto di tutti e il contributo di ciascuno di noi, si possano smuovere le coscienze di chi ci governa ed anche della gente, che deve far sentire sempre più forte la propria voce e ribellarsi a una gestione suicida del nostro ambiente”. Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso 20 scatti fotografici e 3 istallazioni, che racchiudono un mondo variopinto che è al contempo motivo di evasione, distrazione, ma anche e, soprattutto, riflessione. Come ha scritto il critico Daniele Radini Tedeschi: “Queste opere ci sembrano al limite tra l’impellenza di incriminare, contestare, denunciare e la necessità di cercare bellezza anche nella decadenza. Innegabile infatti è il lirismo che permea e sorvola, sopra e sotto, questo degrado iniquo. Le fotografie di Marisa Laurito arrivano a esaltare poeticamente i crolli della società dei consumi, del capitale deificato, quasi a voler suggerire una invulnerabilità dell’arte”.