Dopo un breve periodo di calma apparente, la camorra rompe il silenzio e torna a sparare a Napoli est.
Un agguato avvenuto stamane, intorno alle 8,30 davanti alla scuola del Rione Villa di San Giovanni a Teduccio, roccaforte del clan Rinaldi.
I colpi esplosi dai sicari hanno raggiunto un padre e un figlio: ad avere la peggio, il padre, Luigi Mignano, 57 anni, che è stato assassinato, mentre il figlio, Pasquale, di 32 anni, è rimasto ferito ed attualmente ricoverato all’ospedale del Mare di Ponticelli.
I killer sono entrati in azione intorno alle 8,30 del mattino, mentre gli alunni dell’Istituto Vittorino da Feltre stavano entrando a scuola. L’istituto si trova nel cuore del Rione Villa, in via Ravello.
La camorra, dunque, torna in azione lungo quelle stesse strade dove per diversi mesi “le stese” e i raid armati erano all’ordine del giorno.
Una scena macabra quella che immortala l’ultimo sussulto della camorra nella periferia orientale di Napoli: il cadavere di un nonno, ucciso da una pioggia di proiettili, accanto al quale giace lo zainetto di Spiderman del nipote che ha visto morire il nonno sotto i suoi occhi, mentre, insieme al papà, – anch’egli ferito – lo accompagnava a scuola. Il piccolo è miracolosamente riuscito a sfuggire a quelle crivellate di colpi, mentre non è escluso che i killer fossero entrati in azione per “dare una lezione” a Pasquale Mignano, padre del minore e figlio dell’uomo ucciso, di fatto raggiunto da diversi colpi alle gambe.
Numerosissimi i colpi di pistola esplosi e rinvenuti dagli agenti della Polizia di Stato giunti sul posto. In zona è stata trovata un’auto crivellata di proiettili.
Un agguato avvenuto a pochi passi dalla chiesa del rione che nei mesi scorsi aveva coinvolto le scuole e le associazioni del quartiere in una partecipatissima marcia, voluta per dire “basta alle stese”.