Una storia contemporanea, così viene definita la pizza nel volume omonimo edito da Hoepli del giornalista Luciano Pignataro firma del Mattino di Napoli, autore di numerose pubblicazioni e di uno dei blog più accreditati del panorama enogastronomico italiano. Più che un libro è un vero e proprio manuale che racconta per la prima volta in modo autorevole, il percorso storico e contemporaneo della pizza, un atlante storico e geografico che accompagna il lettore tra le diverse versioni di questo piatto, una riflessione appassionata e competente tra impasti, lievitazioni e cotture. La presentazione lunedì 11 marzo alle ore 18 presso la scuola Dolce & Salato che ha sede a Maddaloni (CE) in via Forche Caudine n. 141, fondata e diretta dai maestri chef Giuseppe Daddio e Aniello di Caprio.
Per discutere di tradizione e di evoluzione, quest’ultima avvenuta grazie all’apertura alla formazione, quindi allo studio teorico e pratico di una eccellenza che parte da Napoli e fa il giro del mondo, non poteva che essere il prestigioso ente casertano, punto di riferimento da oltre vent’anni nel settore del cibo, primo nel centro Sud-Italia. La Dolce & Salato è il luogo dove regna conoscenza, mestiere, etica professionale, accoglienza.
Con l’autore, Luciano Pignataro, dialogheranno: Gennaro Famiglietti, Console Onorario di Bulgaria e presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale; Catello Maresca, magistrato alla Direzione Nazionale Antimafia e cofondatore dell’Associazione Arte e Mestiere che si occupa di tramandare antichi mestieri della tradizione partenopea e formare al lavoro i ragazzi, in particolare quelli provenienti da famiglie in condizioni di disagio socio-economico; il gastronomo campano Giustino Catalano e il maestro lievitista di fama internazionale, Piergiorgio Giorilli che tratterà l’aspetto tecnico-evolutivo del mondo pizza. A dare il benvenuto, Giuseppe Daddio direttore di Dolce & Salato e a coordinare gli interventi, il giornalista Franco Buononato.
Al termine della presentazione ci sarà un assaggio delle pizze di Luigi Castaldo e Antonio Ferraiuolo, i dolci degli allievi dell’istituto di formazione guidati dal maestro Di Caprio.