Andrea Trocino e Gennaro Esposito, sono due giovani pizzaioli, la cui storia nasce in due realtà e in due contesti differenti, ma accomunati dalle scarse attrattive sane e dalle limitate opportunità lavorative per i giovani, oltre che dalla dilagante emergenza criminalità che costituisce la minaccia più seria e temibile proprio per il futuro dei giovai nati in quelle periferie spesso definite “zone grigie”, quasi a voler sottolineare che lì non batte nemmeno il sole e tutte le giornate trascorrono nel segno di un’inerzia pericolosa che rende fin troppo facile inciampare in quel tunnel senza via d’uscita.
Pianura e il Rione Sanità: due volti martoriati di Napoli sui quali troppo spesso si accendono i riflettori per narrare vicende di cronaca nera. In questo contesto sono nati e cresciuti Andrea e Gennaro, due giovani come tanti che hanno saputo e voluto costruirsi un futuro diverso, non migliore, ma normale.
Andare a caccia di una vita normale, nei contesti in balia della malavita, molto spesso ti fa sentire come se stessi rincorrendo un’inafferrabile chimera. E quindi desisti, ti abbatti, rinunci. Ti lasci sopraffare da quel destino che sembra essere scritto con inchiostro indelebile nelle sorti di chi nasce in quelle periferie e ti convinci del fatto che la vita, lo Stato, le istituzioni, non hanno nulla da offrire, da offrirti, se non pistole e delinquenza.
E, allora, cresci incattivito, imbruttito dall’ostilità che covi contro il nemico sbagliato e molto spesso finisce che non arrivi nemmeno a spegnere 30 candeline, perchè muori prima.
Muori giustiziato o condannato a vivere gli anni migliori della tua vita relegato in quattro mura, assai affollate, nel rispetto delle regole dell’onore e dell’omertà, semplicemente perchè non hai saputo essere altro. Non per colpa d’altri, ma solo ed esclusivamente perchè sei privo di quella forza di volontà che, invece, Andrea e Gennaro hanno avuto e che gli ha consentito di nuotare con convinzione controcorrente, pur di afferrare quell’opportunità in grado di realizzare il sogno di una vita normale.
La storia di Andrea e Gennaro converge nello stesso lieto fine, quello che oggi li porta a lavorare come pizzaioli in una pizzeria recentemente aperta al Vomero.
Da Pianura al Rione Sanità per consacrare il loro sogno tra le strade di uno dei quartieri più rinomati della città di Napoli: Andrea e Gennaro sono la dimostrazione concreta e palpabile del fatto che tutti i ragazzi, anche quelli delle periferie più degradate e declassate, possono affermarsi abbracciando quel riscatto sociale che molto spesso gli viene prospettato con uno spot politico che, in realtà, raramente trova concreto riscontro nella vita vissuta.
La storia di Andrea e Gennaro racconta la vita, i sogni e i sacrifici di due giovani che ce l’hanno fatta, riuscendo ad individuare la giusta strada da seguire per coltivare una passione e ritagliarsi uno status sociale apprezzabile, lavorando sodo.
Andrea e Gennaro sono due dei tantissimi allievi approdati alla Multicenter school sotto le direttive del maestro Errico Porzio, un pizzaiolo dal quale c’è tanto da imparare, non solo in termini di preparazione, competenze ed abnegazione verso uno dei mestieri più antichi ed affascinanti del pianeta, ma anche e soprattutto in termini di sacrifici. Anche Porzio è partito da un contesto difficile e proprio tra le mura di Soccavo, il suo quartiere, ha attinto la forza e la determinazione che hanno sempre inferto quel quid in più ai suoi passi di pizzaiolo infinitamente innamorato della sacra arte dell’oro bianco. E’ proprio lì, nel quartiere in cui è nato e cresciuto, che Porzio ha aperto la sua prima pizzeria, attualmente diventata una delle più gettonate della Campania. Un successo, quello conseguito da Porzio uomo, maestro e pizzaiolo, che non ha scalfito la sua anima umile, generosa, sempre proiettata a tendere una mano a chi ne ha più bisogno.
La fortuna di Andrea e Gennaro è stata soprattutto quella di incontrare un pizzaiolo, un uomo e un maestro in grado di traghettarli verso la strada più giusta da percorrere per giungere al tanto agognato traguardo, fornendogli gli strumenti e le competenze necessarie per centrarlo in maniera trionfale, senza rimpianti e con il cuore colmo di gratificanti ed appaganti soddisfazioni.
Dopo il corso di formazione sotto le direttive di Porzio, Andrea e Gennaro hanno letteralmente iniziato da zero ed entrambi si sono gettati un passato difficile alle spalle, armati di passione e di infinita buona volontà. Grazie agli insegnamenti di Porzio e soprattutto grazie all’iniezione di fiducia del loro maestro, Andrea e Gennaro oggi lavorano come pizzaioli nel nuovo locale aperto di recente proprio da Errico Porzio al Vomero. Regolarmente assunti, hanno firmato un regolare contatto di lavoro: Andrea e Gennaro sono due pizzaioli bravissimi, molto stimati ed apprezzati, le cui pizze, proprio come quelle del loro maestro, non possono che avere un sapore diverso.