Sta facendo molto parlare il caso di una coppia di genitori di un bambino affetto da disturbo generalizzato dello spettro autistico che ha presentato ricorso contro la Asl per non avere garantito al figlio (di soli 5 anni) le terapie ABA, costringendo la famiglia a rivolgersi a un centro privato. E’ stato il Tribunale I sezione lavoro (con ordinanza del 9 ottobre 2018) a stabilire che ricevere quelle cure dal Servizio sanitario nazionale è un diritto del bambino «trattandosi di prestazioni sanitarie per le quali sussistono evidenze scientifiche di un significativo beneficio». Il giudice ha condannato la Asl a sostenere le spese delle cure ABA future, stabilite in 40 ore settimanali per 48 mesi. Ogni anno in Campania nascono 350 bambini con disturbi autistici. In Italia 1 su 150 presenta questa sintomatologia.
«Siamo al fianco delle famiglie per combattere una malattia purtroppo in costante aumento», – spiega Sergio Canzanella, direttore dell’Osservatorio Regionale per i disturbi dello spettro autistico. «Per questi motivi è nato in Campania www.osservatorioregionaleautismo.it Tutti assieme, a partire dai Comuni, che hanno un ruolo determinante nella programmazione e nell’assegnazione dei fondi delle politiche sociali, possiamo e dobbiamo contribuire a far sentire meno soli i pazienti affetti da autismo e ad alleviare il carico delle loro famiglie. Ci muoveremo decisamente su questa strada. Per tutti i genitori interessati a farsi riconoscere le spese sostenute per le terapie ABA – conclude Canzanella – viene messo a disposizione gratuitamente per le famiglie il Servizio Legale dell’Associazione House Hospital onlus per i ricorsi».