Omicidio a Napoli durante la serata di sabato 12 gennaio, lungo le strade di uno dei luoghi simbolo della movida partenopea: il lungomare Caracciolo.
Un omicidio giunto al culmine di una lite, insorta nei pressi di un semaforo dove c’erano due venditori ambulanti di fazzoletti. I due avrebbero avuto un diverbio. Motivo per il quale un 50enne è rimasto esanime sul marciapiede, dopo aver ricevuto diverse coltellate all’addome.
Secondo le prime ricostruzioni, i due ambulanti, entrambi di origini africane, hanno litigato poco dopo le 21 al semaforo di via Mergellina, all’angolo di via Caracciolo. Uno dei due ha accoltellato l’altro che è morto sul colpo.
Non appena le forze dell’ordine sono risaliti all’identità della vittima e dell’aggressore, entrambi clandestini e si guadagnavano da vivere pulendo i vetri delle auto e vendendo fazzolettini ai semafori, è stato emesso un decreto di fermo nei confronti del cittadino marocchino di 29 anni accusato di aver accoltellato a morte un nordafricano di 50 anni.
Un’aggressione che – secondo quanto ricostruito dalla polizia – è maturata dopo una furiosa lite per futili motivi. Una sequenza che ha seminato il panico nella affollatissima zona di Mergellina. Una pattuglia dell’ufficio Gabinetto, mentre transitava in zona si è accorta della presenza di un uomo riverso al suolo, in una pozza di sangue, sul marciapiede antistante una nota pizzeria, e di un uomo che tentava di allontanarsi. I poliziotti si sono divisi: uno ha bloccato il fuggitivo, l’altro si è avvicinato all’uomo riverso a terra. L’intervento immediato di altre pattuglie della Polizia di Stato dell’ufficio Prevenzione generale e del commissariato San Ferdinando ha consentito di bloccare il presunto autore del delitto e di recuperare l’arma del delitto.