La qualità dell’enologia campana ha da tempo superato i confini regionali, e potrebbe ora conquistare i palati degli amanti di vino del Nord America. La scorsa settimana, sette buyer canadesi erano presenti a Torrecuso per incontrare i produttori locali interessati alla vendita oltreoceano. L’occasione è stata quella del Focus Canada Market, evento organizzato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Benevento, che ha offerto ai viticoltori campani una proficua piattaforma di incontro e di scambio internazionale. L’evento è parte della più grande iniziativa dei Wine Export Day, una serie di incontri che dal primo Settembre offrono alle cantine interessate all’esportazione formazione a tema e occasioni per sondare il terreno e iniziare a pianificare una strategia di vendita efficace.
- 4500. Questi i Km² di superficie vitata degli Stati Uniti. Il Paese occupa il sesto posto tra le nazioni più votate alla produzione di vino. Motivo per cui, come ha dichiarato anche Zonin, è necessario aspettarsi una forte competizione, specialmente con i produttori locali.
- 1.2 miliardi. Il volume economico totale delle esportazioni italiane. Un business all’interno del quale gli Stati Uniti rappresentano il cliente numero uno del nostro Paese.
Se si guarda alla strategia adottata dal gruppo Zonin appare comunque chiaro come queste sfide possano essere superate con successo. Puntare sulla presentazione delle bottiglie al pubblico, attraverso le fiere internazionali e i meeting di settore, è una strategia vincente. Zonin ha investito molto su questo aspetto della vendita di vino, portando il suo Prosecco a essere riconosciuto negli Stati Uniti come uno dei simboli del lifestyle italiano. Il successo dei vini Zonin ha poi spinto l’azienda ad acquistare una società di import americana, una mossa utile per controllare meglio la filiera di distribuzione, e investire sulle tenute in loco, con l’acquisizione della tenuta Barboursville in Virginia. Investimenti che hanno decretando il successo della cantina ed evidenziando come il mercato nordamericano del vino offra numerose opportunità ai produttori italiani più audaci e capaci.