E’ online da qualche giorno il videoclip ufficiale di I SAY, il singolo con cui Jovine lancia il nuovo progetto musicale JS3.
I SAY nasce da un campione inedito del brano ‘4 Letter Word’ dei Phunk Investigation featuring Jim Kerr, storico frontman dei Simple Minds. I JS3 hanno costruito intorno alla voce del cantante scozzese, presente nel ritornello, musica e parole di due strofe inedite interpretate dal suono reggae della voce di Valerio Jovine. E’ sperimentale anche il sound di I SAY, con la Dancehall reggae che incontra l’anima moderna dell’Afrobeat.
I SAY è il primo singolo dei JS3, crew composta dai produttori Massimo Jovine, Valerio Jovine e Alex Aspide, scritto in collaborazione con il rapper Pepp-Oh e realizzato insieme a Stefano Silvestri, in arte Phunk Investigation, produttore musicale che ha lavorato anche con artisti internazionali come Simple Minds, Boy George, George Michael, Jim Kerr, Planet Funk, Mark King e Karen Ramirez.
Con il collettivo JS3, Valerio Jovine torna a lavorare in studio insieme a suo fratello Massimo, musicista e producer, storico bassista dei 99 Posse e della formazione Roy Paci & Aretuska. Insieme a Massimo e Valerio c’è Alessandro Aspide, dj, produttore, musicista e bassista di Jovine. Con i JS3, gli artisti diventano produttori a tutti gli effetti: dopo il lancio di I SAY, il collettivo sta lavorando ai progetti indipendenti di artisti napoletani e non e ha già firmato la colonna sonora di ‘Vita, Cuore, Battito’ e ‘Finalmente Sposi’, i film del duo comico Arteteca, record d’incassi al botteghino nel 2016 e rivelazione cinematografica nel 2018.
I protagonisti del videoclip di I SAY sono tre ragazzi giovanissimi, Loris Pavia, Antonio Ercolano ed Emanuele Di Napoli, atleti della Crazy Traceur Crew e professionisti del parkour. Loris, Antonio ed Emanuele sono i tipici ‘ragazzi di strada’ che attraverso lo sport sono riusciti a trasformare il cemento in cui vivono in uno spazio artistico in cui sentirsi liberi di esprimere la loro forma d’arte. Nel videoclip c’è anche Valerio Jovine, le cui incursioni sono riprese all’interno della stazione della Cumana di Napoli ‘Agnano’, dove è presente un murales con la scritta ‘Palestina Libera’.
“Questo non è un brano a sfondo politico ma credo sia fondamentale far passare certi messaggi ogni volta che abbiamo l’occasione di dire qualcosa e di farlo in musica. Quando Stefano Silvestri ci ha presentato il ritornello inedito del suo brano ”4 Letter Word’ con Jim Kerr, è stato semplice costruirci intorno un vestito che parlasse di me e dei JS3 – racconta Valerio Jovine -. Il campione di ‘4 Letter World’ era la tipica new wave anni Ottanta, noi l’abbiamo fatta a modo nostro, parlando di come gli smartphone abbiano influenzato i nostri rapporti sociali. Vogliamo rivolgerci soprattutto ai ragazzi giovanissimi che oggi sono a rischio più che mai. La politica li vuole ignoranti e anche la musica, spesso, lancia a loro segnali distorti, ad esempio esaltando i cosiddetti ‘ghetti’ ma senza dare risposte a chi in quei ghetti, estremi in tutto, ci vive ogni giorno”.