Il secondo appuntamento dell’Autunno musicale 2018 della Nuova Orchestra Scarlatti – sabato 3 novembre, ore 19.00, Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella – è dedicato a Mario Pilati.
Entrato a soli 15 anni al Conservatorio di Napoli per studiare composizione, Mario Pilati subito stupisce l’illustre Francesco Cilea (allora direttore del San Pietro a Majella) con il suo genio precoce. Poco più che ventenne comincerà a vincere un concorso dietro l’altro e a mietere premi per le sue composizioni, e fra questi, a soli 24 anni nel 1927, il prestigiosissimo Premio internazionale Coolidge con la Sonata per flauto e pianoforte (dopo musicisti del calibro di Stravinskij, Ravel, Bartók, Casella). Vedrà poi sui brani eseguiti in Italia e nel mondo da grandi direttori (Koussevitzky, Mitropoulos), e sempre affiancherà all’attività creativa un appassionato lavoro di didatta, per trasmettere il suo magistero ad allievi di poco più giovani di lui, a Cagliari, Milano, Napoli, Palermo e infine di nuovo al Conservatorio di Napoli, a ricoprire la cattedra di composizione. Ma gli restano ormai pochi mesi di vita: si spegnerà nella sua città natale (che presto lo dimenticherà)il 5 dicembre 1935, portando con sé un sogno incompiuto, una grande opera napoletana, Piedigrotta, di cui riuscirà a completare solo il primo atto.
A distanza di più di 80 anni dalla sua morte, la Nuova Orchestra Scarlatti intende restituire, con l’Omaggio a Mario Pilati, il giusto onore a un grande artista e restituirlo alla Storia di questa città e questa nazione. Pilati è oggetto, dopo un lungo periodo di oblio, di un intenso revival (studi, concerti, incisioni) che lo colloca finalmente tra le figure più forti e originali della musica del ‘900 italiano. Anima profondamente partenopea e, proprio per questo, profondamente europea, Pilati ha saputo intrecciare nella sua personalissima ‘pronuncia’ caldo melodismo mediterraneo, salda costruzione alla Brahms, e una raffinatezza di timbri degna a tratti di Debussy e Ravel.
Per omaggiare e rendere giustizia a Pilati e la sua musica, accanto alla Nuova Orchestra Scarlatti per l’occasione un ricco gruppo di solisti: il soprano Rosamaria Cirillo, la chitarrista Valeria Rea, il violinista Giuseppe Carotenuto, il clarinettista Gaetano Russo, il pianista Dario Candela, per proporre una serie di pagine rappresentative del periodo centrale della vicenda creativa del musicista (1924-1933): i deliziosi Echi di Napoli, canzoni su antichi testi popolari, in una versione per voce e chitarra (a cura di Valeria Rea), il Preludio, aria e tarantella per violino e pianoforte, la nobile Inquiétude, studio melodicoeseguito per l’occasione in una versione per clarinetto e piccola orchestra,e infinelaSuite per pianoforte e orchestra d’archi, il capolavoro giovanile che nel 1925 impose il giovane maestro all’attenzione del mondo musicale.
Il concerto sarà introdotto dal saluto di Laura Pilati, figlia del compositore, che ha dedicato praticamente la sua vita a rilanciare la figura paterna, mentre a tratteggiare brevemente vita e arte del musicista con Enzo Viccaro ci sarà il critico musicale Stefano Valanzuolo.