Una denuncia divulgata attraverso le pagine del nostro giornale e che si è tradotta in una brillante operazione condotta dalla polizia municipale della VI Municipalità di Napoli, sotto la guida del comandante Enrico Fiorillo.
Un articolo in cui si segnalava la presenza di un autolavaggio abusivo in via Carlo Miranda a Ponticelli, con tanto di allaccio finalizzato a “rubare” acqua e corrente elettrica dalle abitazioni adiacenti, pubblicato il mese scorso, finì nell’occhio del ciclone, diventando oggetto di pesanti insulti e critiche, in virtù del principio “anche loro devono campare” e che suscitò reazioni ugualmente forti da parte dei cittadini che, invece, auspicano di vivere in un contesto più rispettoso della legalità.
Bando alle ciance, la polizia municipale è intervenuta repentinamente. Poche ore dopo la pubblicazione della notizia, una pattuglia si è recata sul posto e una volta accertata la presenza del locale abusivo è stata avviata la procedura prevista dalla prassi.
Una volta eseguita l’elezione di domicilio e l’informativa di reato, i dati sono stati trasmessi in procura, dopodichè il magistrato di turno, nell’arco delle successive 48 ore nel rispetto della procedura, ha convalidato il sequestro dell’autolavaggio abusivo.
Nei giorni successivi all’operazione, la polizia municipale è tornata sul posto per fare altre indagini e per affrancare l’apposita cartellonistica necessaria ad evidenziare che l’area era sottoposta a sequestro. Nel corso di uno dei saltuari controlli effettuati su richiesta della procura, anche per accertarsi che l’area sequestrata non venisse nuovamente adibita ad autolavaggio, portandosi sul posto, i vigili non hanno potuto fare altro che prendere atto del fatto che i sigilli erano stati violati e che nonostante la chiusura ermetica con del ferro filato, qualcuno si era introdotto nell’area sequestrata per portare via tutti gli oggetti presenti al momento del sequestro.
Ragion per cui, la persona identificata come il proprietario dell’autolavaggio, un giovane residente a Ponticelli, è stata nuovamente denunciata per violazione di sigilli e a conferma della ferma volontà di fare sul serio, punendo la suddetta trasgressione nei termini previsti dalla legge, è già stato nominato un difensore d’ufficio.
Di recente, i sigilli sono scattati anche per una salumeria situata sul corso San Giovanni di San Giovanni a Teduccio. La veranda costruita abusivamente dai proprietari della salumeria e che occupava l’intero marciapiede, impedendo il passaggio dei pedoni, è stata sottoposta a sequestro. Anche in questo caso è stata attivata la stessa procedura avviata nei riguardi del proprietario dell’autolavaggio abusivo di via Carlo Miranda.
Tolleranza zero verso i trasgressori della legge: questo il messaggi che i caschi bianchi operanti lungo le strade di Napoli est stanno consegnando alla cittadinanza, un’operazione dopo l’altra.