Una notizia che ha colto di sorpresa i fan di “Gomorra” e che ha immediatamente destato grande commozione quella della morte dell’attore napoletano Salvatore Cantalupo, diventato celebre proprio per il ruolo interpretato nel film ispirato all’omonimo bestseller di Roberto Saviano.
L’attore è deceduto in Sardegna, a Monserrato, in provincia di Cagliari, all’età di 59 anni, il 13 agosto 2018. A stroncarlo è stata una malattia che lo ha consumato in pochissimo tempo. Ha intrepretato il sarto in Gomorra, il film del 2008 girato da Matteo Garrone e basato sull’omonimo bestseller di Roberto Saviano (da cui, com’è noto, è stata anche tratta una serie di enorme successo giunta alla quarta stagione). Noto più come attore teatrale che cinematografico, infatti aveva esordito al cinema dopo tantissimo teatro da attore già maturo, a 39 anni, con Teatro di guerra. Ha interpretato un ruolo nel film Fortapàsc, ispirato alla vita del giornalista Giancarlo Siani, aveva recitato anche in Qualunquemente, Corpo celeste, Lo spazio bianco, Noi credevamo, Per amor vostro, oltre che nella serie televisiva di Rai uno I bastardi di Pizzofalcone.
A divulgare la notizia della morte di Cantalupo, l’attore Gianfranco Gallo attraverso un post pubblicato su facebook: “Non eravamo amici nel vero senso della parola, ci eravamo sfiorati nel lavoro. Nel film “Fortapasc” ci stimammo molto ed ogni volta che per caso ci incontravamo era un festa, ci raccontavamo l’uno all’altro. Salvatore era un attore di quelli che mi piacciono, sul set lavorava sui personaggi per sottrazione, nessun orpello, solo l’essenziale, quello a cui tendo anche io sempre. La vita degli attori è anche la sua, fatta di cose belle ma anche di tante delusioni e di rara giustizia. Era un compagno in tutti i sensi , su FB diceva la sua con passione , si esponeva, non si sottraeva mai, lo stimavo anche per questo. Un amico comune, Ciro D’Errico mi ha raccontato che è successo in Sardegna mentre Salvatore teneva un laboratorio, a luglio si era ammalato. E’ entrato in coma il giorno in cui si doveva andare in scena , si è risvegliato e gli hanno detto di aver preso dieci minuti di applausi, ha risposto che poteva morire felice e se n’è andato, lontano da Napoli, in silenzio, senza fare ammuina…per sottrazione”.