Un settore che è letteralmente esploso negli ultimi anni arrivando a raggiungere numeri di assoluta importanza. Sono tantissimi gli utenti che richiedono trattamenti di estetica e si parla sempre più di una clientela vasta: se un tempo erano solo le donne oggi sono anche uomini a approcciare il settore.
In questa dinamica è già implicita una risposta alla domanda di partenza: ovvero, perché il mondo dell’estetica ha vissuto questo boom. Oltre all’irruzione sul mercato degli uomini c’è da aggiungere anche la proliferazione di trattamenti estetici di ogni genere; sempre meno costosi e sempre meno invasivi.
Spopolano nelle grandi città i centri estetici che offrono trattamenti moderni, come nel caso di Estetica Indaco su Roma, brand noto in tutto il centro Italia. Un comparto tutto rose e fiori? Non propriamente. Ci sono anche aspetti critici da affrontare.
Tra i punti dolenti, occorre invece considerare la latitanza di un quadro normativo certo, oltre alla mancanza di responsabili medici nei casi in cui i macchinari ne prescrivano la presenza obbligatoria.
Vanno anche segnalati alcuni fattori che hanno avuto conseguenze di larga portata sul settore estetico nel nostro Paese, a partire dalla liberalizzazione delle licenze, avvenuta nel 2007. Sino a quel momento, infatti, per aprire un centro estetico occorreva che tra un punto e l’altro ci fosse una determinata distanza minima. Un criterio venuto a cadere con la decisione di lasciare completa libertà a chi intendesse aprire un esercizio commerciale di questo genere.
Se si pensava però che i centri estetici non potessero risentire di emergenze economiche, la crisi che ha fatto seguito allo scoppio della bolla dei mutui subprime e la gelata di consumi inaugurata nel 2008 si sono incaricate di distruggere l’illusione, portando fuori dal mercato molti centri estetici, evidentemente non attrezzati a sufficienza per reggere momenti così complicati.
Proprio quanto accaduto negli ultimi anni ha avuto come diretta conseguenza un mutamento profondo delle politiche commerciali del settore, con una concorrenza sempre più pronunciata, portata avanti con politiche molto aggressive e dal chiaro sapore concorrenziale. I benefici per la clientela sono stati con tutta evidenza percepiti da un numero sempre maggiore di donne, in particolare quelle più giovani e meno attrezzate dal punto di vista finanziario, le quali non hanno avuto alcuna remora a rivolgersi ai centri specializzati.
Proprio questo spiega l’ottimo momento del settore, unendosi allo sviluppo di nuove tecniche estetiche che non presuppongono più l’intervento chirurgico, cui può andarsi a sostituire una serie di tecniche che sono appunto prospettate dai centri in questione. Una tendenza che dovrebbe senz’altro continuare nei prossimi anni, soprattutto ove la crisi economica ancora parzialmente attiva dovesse finalmente lasciare campo libero ad una ripresa tale da incentivare anche consumi considerati non necessari.