Daisy Osakue, primatista italiana under 23 nel lancio del disco, è stata aggredita la notte tra il 29 e il 30 luglio mentre rientrava a casa.
L’episodio si è verificato a Moncalieri, in provincia di Torino.
L’atleta 22enne della nazionale italiana di atletica leggera, nata a Torino da genitori nigeriani, è stata colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa.
Trasportata all’ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato un’abrasione alla cornea. Ha rischiato di non poter partecipare agli Europei di atletica, ma è stata proprio la 22enne a rassicurare tutti, ribadendo che non intende rinunciare a gareggiare per nessun motivo al mondo.
La giovane non ha dubbi sulla matrice razzista dell’aggressione, tant’è vero che ha spiegato ai media che quella strada di notte è abitualmente frequentata da prostitute, l’atleta ipotizza che l’abbiano scambiata per una di loro. Era sola e stava attraversando la strada quando ha visto che un’auto la puntava: dopo poco ha sentito un forte dolore al volto.
I carabinieri, che sono al lavoro per identificare il conducente dell’auto e i passeggeri, hanno precisato che la 22enne stava attraversando la strada da sola, seguita da un gruppo di persone che l’hanno soccorsa. Gli inquirenti hanno fatto sapere che l’auto da cui è partito l’uovo, un Fiat Doblò, era già stata segnalata nei giorni scorsi in città: dal veicolo sarebbero partiti altri lanci di uova all’indirizzo di passanti.
Nonostante l’atleta non abbia dubbi sul movente razzista, i carabinieri sembrano escluderlo. Si cerca il Fiat Doblò, probabilmente lo stesso che a Moncalieri è stato segnalato ai militari in altre due occasioni sempre per il lancio di uova contro i passanti: un pensionato nella notte tra il 14 e il 15 luglio, tre donne la sera del 25 luglio. Tanto basta ai militari per allontanare l’ipotesi del movente razzista.